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Per contrastare l'avanzata della Russia in Ucraina, il presidente Usa Joe Biden sta prendendo in considerazione due nuove contromisure: punire la Cina per aver fornito tecnologia chiave a Mosca e revocare i limiti all'uso da parte dell'Ucraina delle armi "a corto raggio" statunitensi per attaccare all'interno della Russia.

Lo sostiene il Washington Post. Il fatto che tali iniziative vengano ora prese in considerazione dimostra la crescente preoccupazione dell'amministrazione Usa per la vulnerabilità dell'Ucraina sul campo di battaglia.

Il governo polacco non limita l'uso delle armi fornite all'Ucraina, che possono essere utilizzate per attaccare strutture sul territorio russo: lo ha dichiarato il vice ministro della Difesa Cezary Tomczyk alla trasmissione Radio Zet, come riporta Tass. "Non ci sono restrizioni sulle armi polacche fornite all'Ucraina", ha detto.

Stessa posizione da parte della Finlandia: "La Finlandia non ha posto alcuna restrizione speciale sui suoi aiuti all'Ucraina, ma presuppone che il materiale venga utilizzato in conformità con il diritto internazionale. La Russia sta conducendo una guerra illegale di aggressione in Ucraina e l'Ucraina ha il diritto all'autodifesa secondo l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ciò include anche attacchi contro obiettivi militari nel territorio dell'attaccante necessari per l'autodifesa", ha affermato il ministro degli Esteri Elina Valtonen, come riporta il quotidiano Uusi Suomi.

La Svezia ha annunciato aiuti militari per 1,16 miliardi di euro all'Ucraina: lo ha reso noto il governo.

Il Canada: "Non abbiamo vincoli sulla fornitura di armi a Kiev"

Il ministro degli Esteri canadese Melanie Jolie ha affermato che Ottawa non ha imposto alcuna restrizione all'uso delle sue armi in Ucraina. Lo riporta Rbc Ukraine.
"La Russia non ha linee rosse, quindi dobbiamo essere sicuri che, quando si tratta di proteggere l'Ucraina, siamo pronti ad aiutarla e dimostrare che, nonostante ciò che sta accadendo, siamo dalla loro parte. E il Canada non ha vincoli per la fornitura di armi all'Ucraina, e quindi continueremo a lavorare con le forze armate ucraine", ha affermato.

Fonti Nato: "A Praga il dibattito sull'uso delle armi per Kiev"

Al centro della ministeriale Esteri informale di Praga, gli alleati della Nato discuteranno della situazione sul campo in Ucraina, che desta "molta preoccupazione", e i Paesi più inclini a "fare di più" e "in modo differente" per Kiev proveranno a convincere i più cauti a "rimuovere le restrizioni" sull'uso delle armi. Lo fa sapere un'alta fonte diplomatica alleata all'ANSA. Il campo dei 'falchi' è guidato dalla Francia, nel campo opposto invece siedono Germania, Usa e Italia. Le parole del Cancelliere Olaf Scholz vengono giudicate "un passo avanti".

Berlino: "Confidenziali gli accordi con Kiev sull'uso delle armi tedesche"

"Noi abbiamo fatto degli accordi sull'uso delle armi consegnate e queste valgono e sono confidenziali". Lo ha detto il portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, Steffen Hebestreit, in conferenza stampa a Berlino, incalzato sulla questione se il Kanzler abbia cambiato la sua posizione rispetto al passato e veda ora possibili attacchi su obiettivi russi da parte dell'Ucraina con armi tedesche.

Casa Bianca: "Gli Usa saranno al vertice di pace in Svizzera"

"Come sapete, abbiamo partecipato attivamente a ciascuno dei precedenti vertici di pace ucraini. Il governo degli Stati Uniti vi partecipa. E saremo rappresentati al prossimo vertice" che si terrà in Svizzera il 15 e 16 giugno, ha dichiarato l'addetta stampa della Casa Bianca Karin Jean-Pierre, spiegando di non avere informazioni specifiche sulla partecipazione del presidente Joe Biden al vertice di pace. "È importante per noi continuare a garantire che l'Ucraina abbia tutte le capacità per difendersi, per garantire una pace giusta e duratura", ha aggiunto. Intanto 50 Paesi hanno confermato la partecipazione al vertice.

Tusk: "Ripristineremo un'area cuscinetto al confine bielorusso"

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha annunciato il ripristino di una zona cuscinetto al confine con la Bielorussia. Lo ha detto in una conferenza stampa a Dubiche Tserkevna, vicino al confine con la Bielorussia, come rifderisce Onet .
Secondo il premier polacco si prevede di ripristinare una zona cuscinetto su una fascia larga circa 200 metri dal confine di stato. Tusk ha annunciato l'utilizzo di "tutte le risorse necessarie" per proteggere il confine.

Trump: "Da presidente avrei bombardato Mosca"

A un incontro con alcuni dei principali finanziatori statunitensi della campagna elettorale, in un lussuoso hotel di New York, Donald Trump ha detto esplicitamente che se fosse stato presidente lui "avrebbe bombardato Mosca e Pechino se la Russia avesse invaso l'Ucraina o la Cina avesse invaso Taiwan", suscitando molta sorpresa nei suoi interlocutori. Lo riferisce il Washington Post.