Agguato di camorra nelle strade del quartiere Miano a Napoli. Le vittime Antonio Mele, di 57 anni, e Biagio Palumbo, di 53, erano ferme in auto, nei pressi delle loro abitazioni, alla seconda traversa Janfolla, quando sono state avvicinate dai killer che hanno esploso contro di loro numerosi colpi di pistola. La vettura, dopo che i sicari si sono allontanati, aveva tutti i finestrini sfondati, infranti dalla sparatoria, segno della violenza con cui hanno agito gli autori del raid.
UN ESECUZIONE IN STILE CAMORRISTICO
I carabinieri, che indagano sull'accaduto, non si sbilanciano ancora sul possibile movente del delitto. Le modalità, tuttavia, sono quelle classiche di un'esecuzione di stampo camorristico. Nella zona è in corso una guerra tra i clan dei Lo Russo e dei Nappello. Non ci sono al momento testimoni e questo rende naturalmente più difficile la ricostruzione di quanto avvenuto. Gli esecutori della sentenza di morte nei loro confronti hanno affiancato i due che erano in auto: non è' ancora chiaro se i colpi siano partiti da un'auto o da una moto. I due uomini sono stati uccisi in una zona che si trova alla periferia di Napoli e che collega il quartiere di Miano con quello di Chiaiano. Mele era sorvegliato speciale ed aveva precedenti di vario tipo mentre a Palumbo erano stati contestati piccoli precedenti.
NEL QUARTIERE TORNA LA PAURA
Nel quartiere di Miano è così tornata la paura. Il 30 settembre del 2016 ancora un duplice omicidio, per una faida tra il clan Lo Russo, i cosiddetti 'capitoni' e un gruppo scissionista della stessa cosca. Le due vittime furono attirate in una trappola visto che furono uccise in una zona dove non si sarebbero dovute 'trovare', essendo considerata la roccaforte del clan avversario. Domenico Sabatino, 40 anni, figlio di Ettore, ex boss, pentito, e Salvatore Corrado, di 37 anni, appartenevano ad una frangia staccatasi dal nucleo centrale dei Lo Russo per acquisire autonomia nella gestione delle estorsioni. Undici i colpi di pistola esplosi nell'occasione, tra la folla, mentre i due viaggiavano su una moto di colore bianco.