Torna a divampare la guerriglia in Colombia. L'Esercito di liberazione nazionale (Eln) ha danneggiato un ponte e un'autostrada nel dipartimento di Cesar, nel nord del paese, in due diversi attacchi messi a segno con gli esplosivi. In entrambi i raid non ci sono state vittime. Il ministro della Difesa, Luis Carlos Villega, ha reso noto che, per tutta risposta, è stata lanciata un'operazione di rappresaglia, tuttora in corso insieme agli interventi per mettere in sicurezza la rete viaria.

GLI ATTACCHI DELLA DIFESA COLOMBIANA
Uno degli attacchi è avvenuto a Pelaya, nella frazione di La Mata, dove è stato colpito il ponte Amarillo; l'altro nella città di Curumani, sulla strada che collega l'entroterra con la costa atlantica, con un conseguente tamponamento a catena che ha coinvolto centinaia di auto. Il gruppo di guerriglia aveva annunciato uno "sciopero armato" da sabato a martedì, per esercitare pressione sul governo per il riavvio dei colloqui di pace a Quito, sospesi il 29 gennaio dal presidente, Juan Manuel Santos, in seguito a una serie di attentati contro la polizia nei quali sono rimasti uccisi sette agenti e ne sono stati feriti circa quaranta.

GLI ATTACCHI DEGLI INSURREZIONALISTI
I due attacchi sono stati rivendicati come i primi dell'offensiva dal Comando della Decima brigata blindada, iscritta alla Prima divisione dell'Eln, e attribuiti al Fronte Camilo Torres Restrepo della Compagnia Capitan Francisco Bossio. L'Esercito di liberazione nazionale è un'organizzazione di guerriglia insurrezionale rivoluzionaria che fa riferimento all'ideologia marxista e alla teologia della liberazione degli oppressi. Attiva dal 1964, è tradizionalmente più orizzontale e imprevedibile delle Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia; opera in diverse aree del paese e conta, secondo le stime più recenti, circa 2.500 guerriglieri.

L'ELN E' CONSIDERATA UN'ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA
L'Eln è definito un'organizzazione terroristica dai governi di Colombia, Perù, Stati Uniti, Canada e dall'Unione europea. E' l'ultimo gruppo attivo dopo l'accordo di pace firmato col governo dalle Farc, nel 2016. Il paese sudamericano sta uscendo da cinque decenni di scontri armati con movimenti ribelli nei quali si stimano 260 mila vittime e sette milioni di sfollati.