Cicero Moraes è un designer brasiliano che ha avuto l'idea di riprodurre, in 3D, il volto di San Valentino, uno dei santi più popolari, in tutto il mondo, l'unico che, non importa la fede religiosa, ha una giornata che viene celebrata da tutti.
Il lavoro di Moraes è iniziato l'anno scorso e si è basato sui resti mortali attribuiti al Santo, ospitato in una tomba in una chiesa italiana, San Giorgio, che si trova a Monselice, in provincia di Padova.
Si tratta dell'ultima del comprensorio delle 'Sette Chiesette di Monselice', appunto dedicata a San Giorgio, ma è anche un piccolo santuario, conosciuto come 'Santuario dei Santi' e contiene 27 corpi, i 25 identificati provengono dalle catacombe di Roma, ma uno particolarmente venerato è quello di San Valentino, che riposa all'interno di una teca in vetro che ne permette così anche una visione perfetta.
Il corpo è deposto in abiti sacerdotali, nella mano sinistra ha un calice, simbolo del sangue versato e in quella sinistra la palma del martirio. C'è anche una lettera che ne autentica le reliquie, datata 1719. Lo scheletro, be conservato è quello di un maschio adulto alto 162 centimetri e potrebbe trattarsi del sacerdote, vescovo romano Valentino, torturato e decapitato durante l'impero di Claudio. Nato a terni approssimativamente nel 176, morì a Roma il 14 febbraio 273.
Specialista in ricostruzioni facciali in 3D, Moraes ha ricevuto immagini del cranio attribuito al santo in alta risoluzione, per una operazione che è stata autorizzata e ha avuto anche la supervisione della Chiesa cattolica. Una volta in possesso delle immagini, Moraes ha impiegato una settimana per ricostruire il volto di San Valentino. Ma visto l'epoca a cui risale San Valentino, non c'è la certezza che quello della Chiesa di San Giorgio sia l'autentico, almeno tre sono le figure: Moaraes ha già ricostruito due volti, gliene manca uno, ma al momento non si riescono a trovare le spoglie.