I grandi vini italiani in Messico. Li ha portati Maurizio Felluga che, in collaborazione con 'Il Becco' uno dei ristoranti italiani più celebri del Paese del Centro America, ha presentato alcune delle etichette più rinomate della sua celebre cantina.
Così al 'Becco Reforma' sono andate in passerella, per la degustazione, le grandi gioie della cantina italiana che all'anno produce oltre 1,2 milioni di bottiglie delle quali il 40% corrispondono a quello che è il 'grande vino, il portabandiera, 'Terre Alte, una qualità nata nel 1981 frutto del mix di Friulano, Pinot Bianco e Sauvignon.
Oltre a quello che può essere definito come un vino ormai leggendario, in Messico sono giunti anche Illivio, nato nel 1998, frutto della unione di Pinot Blanc, Chardonnay e Picolit, ma anche il classico Pinot Grigio, il vino friulano più conosciuto al mondo. Livio Felluga, padre di Maurizio, scomparso nel 2016 a 102 anni di età è considerato uno dei personaggi strategici della viticoltura italiana moderna.
Livio Felluga è stato il patriarca di quella friulana. Era uno spirito contadino che poi divenne un grande visionario perchè anche quando la maggior parte della gente guardava alle città e alle industrie, lui scelse di seguire quella che era una tradizione di famiglia: puntò sul vino.
"Il Friuli - ha spiegato Maurizio Felluga - è una regione piccola, che punta in primo luogo sui vini di qualità, il nostro standard principale e la nostra produzione può essere considerata tra le migliori d'Italia. Se il ceppo storicamente è lo stesso per tutti, quello che cambia sono i metodi di elaborazione. La nostra varietà più rinomata è la Malvasia, anche se Felluga produce Friulano, Pinot Grigio e Sauvignon Bianco".
L'azienda vinicola Felluga è stata fondata nel 1956 a Cormons, in provincia di Gorizia e per l'etichetta, rimasta ancora oggi, si rifà a una antica cartina geografica del Friuli.
Sandra Echenique