Si sono appena compiuti cinque anni dall'accordo che ha visto uniti, da un punto di vista commerciale, l'Unione Europea e il Perù. Il compleanno è stato festeggiato l'1 marzo e per l'occasione dal Vecchio Continente sono arrivati legislatori in visita per conoscere meglio la nazione sudamericana e soprattutto stringere ulteriormente le relazioni bilaterali in diversi campi.
Uno degli aspetti più analizzati, quello riguardante l'investimento. Infatti il Perù si può definire una specie di 'hub' per gli investitori europei in America Latina. Nel frattempo il 2017 si è chiuso brillantemente per i peruviani: la bilancia commerciale con l'Unione Europea ha visto infatti un saldo attivo di 1,616 milioni di dollari frutto di un export valutato 6,485 milioni a fronte di un import di 4,868 milioni.
Per quello che invece riguarda, più dettagliatamente, i singoli mercati europei maggiormente positivi per il Perù, al comando, e non poteva essere altrimenti, c'è la Spagna che rappresenta il 28,53% di tutto l'export peruviano in Europa. L'Italia? Il nostro Paese si trova al quinto posto nella classifica con un totale di 8,69% dietro, oltre alla Spagna, anche a Paesi Bassi (16,65%), Germania (14,39%) e Regno Unito (10,89%), ma davanti a Belgio (7,93%), Bulgaria (4,5%), Francia (3,69%) e
Danimarca (1,3%).
In assoluto l'Unione Europea rappresenta uno dei tre mercati più importanti per il Perù, ma, questo l'aspetto più interessante, anche il primo investitore straniero. A rendere questo primato ancora più significativo ci sono numeri assolutamente in crescita: infatti solo dal 2013 al 2015 il volume degli investimenti europei nel Paese sudamericano è aumentato del
15% arrivando alla notevole cifra di 12.000 milioni di dollari. E per l'immediato futuro la maggiore attenzione degli europei si rivolge verso la tecnologia e l'infrastruttura.
Sandra Echenique