La City Hall di San Jose aveva votato, in gennaio, lo sfratto per Cristoforo Colombo: la
statua che si trovava nella hall del municipio non poteva più stare lì. E alla comunità italoamericana era stato dato anche un termine: o si trovava una nuova sede entro sei settimane, con trasloco pagato dalla città, oppure il monumento sarebbe finito in un deposito. Il termine era il 13 marzo e proprio al limite si è trovata una nuova sede, temporanea: l'Italian America Heritage Foundation.
"Stiamo rispondendo al meglio delle nostre possibilità» ha spiegato Ken Borelli, il vice presidente. La fondazione infatti è una delle poche organizzazioni italo-americane con una struttura abbastanza grande da poter ospitare la statua che pesa oltre 1.800 chilogrammi ed è alta 2,7 metri, compresa la base. Conclusi i lavoro di smontaggio dell'opera si è così provveduto al trasloco. Ma c'è un piano che vorrebbe il monumento sistemato in un
museo, a Little Italy.
"Che però è ancora in fase di progettazione" ha spiegato Joshua Devincenzi Melander, direttore esecutivo della Little Italy Foundation. Infatti, nelle migliori delle ipotesi, il museo dovrebbe aprire entro 18 mesi e nel frattempo Colombo dovrà fermarsi all'Italian American Heritage Foundation che sta cercando di raccogliere i fondi per una polizza assicurativa, dai 4 ai 5.000 dollari.
Infatti l'opera ha subito, negli ultimi anni, diversi danni, opera dei tanti vandali che l'hanno presa di mira. E visto che l'organizzazione affitta i propri locali per feste ed eventi, diventa obbligatorio assicurarsi. Ma non c'è solo la polizza nei costi per tenersi la statua di Colombo, infatti la Italian American Heritage Foundation ha intenzione di far costruire una protezione per la statua, al fine anche di scoraggiare i malintenzionati: complessivamente ci vorranno almeno 10.000 dollari per garantire una esistenza tranquilla a Colombo.
Caterina Pasqualigo