Giancarlo Serafini di Forza Italia è stato il primo senatore a registrarsi nella Sala Nassiriya di Palazzo Madama nel secondo giorno dell'accoglienza per gli eletti. Tra i primi anche Francesco Bonifazi, tesoriere nazionale del Pd. "Ho un rapporto stranissimo con i giornalisti..." ha detto rifiutando di fare dichiarazioni.
Di buon mattino è arrivato il neo senatore M5S Stanislao Di Piazza, bancario eletto a Palermo. Alla seconda legislatura Gianluca Castaldi, che dei grillini al Senato è stato anche uno dei capigruppo. Addio sandali e camicia, arriva la carica di professori universitari, ingegneri, medici, avvocati: l'avvio delle registrazioni ufficiali per i neo eletti in Senato è una fotografia del nuovo mondo pentastellato che si affaccia in Parlamento.
Il primo giorno di scuola sarà il prossimo venerdì, quando si avvieranno le sedute di Camera e Senato (dove a presiedere ci sarà Giorgio Napolitano) per l'elezione dei rispettivi vertici, ma complice l'assemblea del gruppo penstastellato, che conta 112 componenti in tutto, l'apertura delle porte per gli adempimenti formali ha visto una lunga fila a cinque stelle snodarsi per buona parte del pomeriggio di ieri al piano terra di Palazzo Madama.
I 'tabulati' danno conto di una novantina di registrazioni effettuate, vale a dire quasi un terzo del totale; a questa tornata, le matricole sono 207, 38 gli ex deputati e 75 i senatori confermati, inclusi quelli a vita. Pochi i big: non si è visto Matteo Renzi né Matteo Salvini, che hanno comunque tempo fino a sabato. E pochi anche gli esponenti delle altre forze politiche: la ministra dell'Istruzione, ed ex vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli del Pd e Paola Binetti, eletta con Noi con l'Italia, hanno però battuto in velocità tutti arrivando poco dopo l'apertura alle 14.30.
Una copia della Costituzione, il nuovo regolamento del Senato e i trattati europei sono la dote che viene affidata a ciascuno una volta sbrigati gli adempimenti e posato per la foto di rito,che accompagnerà il profilo web. In Senato arriva anche Vasco Errani, eletto con LeU, ed Emma Bonino, Stefania Craxi (Fi) e Elio Lannutti, anche lui però eletto con i 5S. Non perde tempo anche il più giovane dei nuovi eletti nel centrodestra: si chiama Marco Siclari, ha 40 anni e milita in Forza Italia da quando ne aveva 17.
Ma soprattutto, non manca di sottolineare, è stato l'unico nel centrodestra, ad averla spuntata in un collegio uninominale al Sud. E ora, dice, "ho tanta voglia di fare", soprattutto per il "mio territorio". Stesso leit motiv anche a sinistra: Matteo Richetti, portavoce Pd, arriva a metà pomeriggio e spiega che, anche se ha sostenuto una riforma che puntava ad abolire il Senato, ora si sente "onorato" di essere a Palazzo Madama. E poi, numerosi appunto, i cinquestelle: in coda si ritrova il candidato ministro alle Infrastrutture del governo immaginato da Luigi Di Maio Mauro Coltorti, geomorfologo eletto a Jesi e un passato a sinistra. "Spero che faremo un governo ragiona mentre aspetta il suo turno Ma il M5S non è né di destra né di sinistra, è in alto".
D'altro canto, la "navigazione" è appena iniziata, scherza il comandante Gregorio De Falco neo eletto senatore sempre con i 5S,"e abbiamo un ottimo nocchiero". Più giovani, con titoli di studio più alti e una maggiore presenza nel mondo delle professioni, soprattutto per quanto riguarda il M5s, insomma i quasi mille nuovi parlamentari e anche se i dati definitivi non ci sono ancora, scorrendo gli elenchi dei nuovi eletti emerge una prima fotografia della Legislatura che sta per iniziare.
BOOM DI GIOVANI. Scende l'età media e si avvicina intorno ai 40 anni alla Camera, dove i deputati non possono averne meno di 25, e supera di poco i 50 al Senato, dove per entrare bisogna invece avere spento 40 candeline. Alberto Stefani candidato alla Camera per la Lega con i suoi 25 anni compiuti a novembre potrebbe essere l'eletto più giovane. Nella Legislatura che si sta chiudendo l'età media dei senatori è stata intorno ai 54 anni, mentre a Montecitorio si è aggirata intorno ai 45.
DONNE, QUOTA IN AUMENTO MA IL ROSATELLUM E' AGGIRATO. Le donne in Parlamento potrebbero superare la quota del 30% della scorsa Legislatura, ma senza avvicinarsi alla soglia del 40% prevista dalla legge elettorale. I partiti infatti avrebbero
aggirato la regola attraverso il meccanismo delle pluricandidature al femminile grazie alle
quali i colleghi maschi in seconda posizione hanno facilmente scalato
la classifica.
RICAMBIO. Tanti i volti nuovi: i deputati e i senatori 5Stelle sono triplicati rispetto alla scorsa Legislatura, passando alla Camera da 88 a circa 221 e al Senato da 35 a 112,mentre la Lega vede aumentare le proprie truppe alla Camera da 22 a 119 e al Senato da 11 a 58.
Crescono anche gli azzurri mentre i deputati del Pd calano di due terzi (da 281 a 108) e i senatori quasi si dimezzano (da 97 a 52).
LA CARICA DEI PROFESSIONISTI, AVVOCATI IN POLE. Anche in questo caso i dati non sono definitivi ma a scorrere le liste provvisorie gli avvocati sono la truppa più numerosa con circa un ottantina di rappresentanti tra Camera e Senato mentre scendono a tre i magistrati (Pietro Grasso, Cosimo Ferri, Giusi Bartolozzi) contro i 18 di sei anni fa. Circa 30 i giornalisti, tra cui volti noti come l'ex direttore di Skytg24 Emilio Carelli e Gianluigi Paragone, entrambi M5S. Nelle fila di Fi, ci sono Andrea Cangini (Quotidiano nazionale) e Giorgio Mulè (Panorama) mentre il Pd ha eletto l'ex condirettore di Repubblica
Tommaso Cerno. Subito dopo si piazzano i medici: sono circa una trentina, da Paolo Siani (Pd) alla capogruppo 5S GiuliaGrillo, seguiti da insegnanti e commercialisti.
LEGHISTI ARRIVANO DALLA POLITICA LOCALE. Il Carroccio vanta un record di nuovi deputati e senatori con precedenti esperienze in comuni e Regioni: c'è Lucia Borgonzoni, consigliera comunale e già candidata sindaco per la Lega a Bologna, dove sfidò al ballottaggio Merola nel 2017; entra in Parlamento anche Francesco Zicchieri, coordinatore regionale del Lazio della Lega e consigliere nel comune di Terracina, così come Alessandro Morelli, consigliere comunale a Milano, dove è capogruppo.
M5S, CRESCONO I LAUREATI MAC'E' ANCHEILPASTORE. Diversamente dal 2013, la
valanga di parlamentari a 5 stelle viene dal mondo delle professioni e ha in media titoli di studio più alti e spesso sono laureati. Ma tra i banchi 5S siederà anche un pastore e allevatore: è Luciano Cadeddu, sardo come un'altra new entry, lo skipper Andrea Mura.
I DECANI. Il parlamentare più longevo, senza considerare l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è Pier Ferdinando Casini. Entrato per la prima volta in Parlamento con la Dc nel 1983, è stato eletto per la decima volta, ora sotto le insegne del Pd. Altra carriera
longeva, quella di Emma Bonino arrivata alla nona Legislatura.