Volano scintille tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Mentre proseguono le votazioni per l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, e si susseguono le fumate nere, il leader del Carroccio, a sorpresa annuncia, che i senatori della Lega hanno votato nel secondo scrutinio per Anna Maria Bernini, esponente di Forza Italia, anziché scheda bianca come ha invece fatto il resto della coalizione. Un annuncio che spiazza il Cavaliere, la cui reazione è velenosissima: "Un atto di ostilità a freddo", tuona l'ex premier.
IL CENTRODESTRA SI SPACCA
Si spacca così il centrodestra, finora presentatosi compatto all'appuntamento con l'avvio della XVIII legislatura. Sebbene Salvini abbia detto di aver avvisato Berlusconi, da Forza Italia la reazione è di stupore: "Ne prendiamo atto, è una scelta non concordata", spiega Renato Schifani. Una mossa che spariglia le carte, proprio mentre da palazzo Grazioli arrivava l'ordine di scuderia di non fare alcun passo indietro sulla candidatura di Paolo Romani.
BERLUSCONI CONVOCA I VERTICI AZZURRI
Tanto che Berlusconi convoca subito i vertici azzurri per un summit d'emergenza e detta una dichiarazione al vetriolo: "I voti al Senato ad Annamaria Bernini, strumentalmente utilizzata, sono da considerarsi un atto di ostilità a freddo della Lega che da un lato rompe l'unita' della coalizione di centrodestra e dall'altra smaschera il progetto per un governo Lega-M5s", afferma il leader azzurro.
LA MOSSA DI SALVINI IRROMPE NEL M5S
La scelta di Salvini, però, irrompe anche nei piani alti del Movimento 5 stelle, dove Luigi Di Maio è riunito con i fedelissimi e si attende la contromossa dei pentastellati. "Devono dirci se Annamaria Bernini è la candidata di tutto il centrodestra o solo della Lega", sono le uniche parole di Danilo Toninelli. Il Pd, invece, fa sapere che il voto a favore di Bernini non cambia le carte in tavola: "Non la votiamo". Quindi, per i dem la situazione non muta: così come non c'era la disponibilità a sostenere la candidatura di Romani, allo stesso modo, spiega Ettore Rosato, i senatori dem non sosterranno Anna Maria Bernini.
UNA SCELTA PER EVITARE L'ABBRACCIO TRA PD E M5S
La mossa della Lega, tuttavia, non significa che Bernini diventi automaticamente il candidato del centrodestra, ma per Salvini era "l'unico modo per evitare l'abbraccio tra Pd e 5 stelle. Rappresenta un coraggioso e generoso aiuto alla coalizione per evitare brutti scherzi ed uscire dallo stallo", rivendica il leader del Carroccio. Che però la situazione nel centrodestra sia virata verso una spaccatura lo conferma FdI che, con Guido Crosetto, dice: "Spero che questa cosa non spacchi il centrodestra, cercheremo insieme una soluzione per tenere unita la coalizione".
IL LEADER DELLA LEGA RIVENDICA LA SCELTA
Salvini però rivendica la scelta fatta e la motiva così: "Per uscire dal pantano, la Lega fa un gesto di responsabilità all'interno del centrodestra perché vogliamo evitare che si perda altro tempo prezioso vogliamo che il Parlamento cominci a lavorare il prima possibile. Non abbiamo chiesto nulla per noi, tanto che pur avendo preso i voti non chiediamo né la presidenza della Camera né quella del Senato, però se tutti rimangono fermi sulle loro posizioni qua si fa notte", conclude.