Spari contro la carovana di Luiz Inacio Lula. Ieri pomeriggio i due pullman su cui viaggiava l'ex presidente brasiliano, in tour con il suo staff per la campagna elettorale per le presidenziali di ottobre, sono stati oggetto di un vero e proprio agguato nello stato di Parana, nel sud del paese.
Due i colpi d'arma da fuoco esplosi verso il convoglio elettorale: fortunatamente, nessuna persona è rimasta ferita. Ma la tensione - ovviamente - è in aumento e in Brasile puntano il dito contro i gruppi di estrema destra, accusati di aver pianificato il misfatto.
Più volte in passato Lula era stato accolto in occasione di suoi comizi da lanci di uova, pietre e ortaggi, oltre che da manifestazioni di protesta soprattutto nel Brasile meridionale, dove ha sempre raccolto pochi consensi. Mai, però, era stato oggetto di attentati.
Ad esasperare gli animi, probabilmente, anche le sue ultime vicende giudiziarie. Lula è stato condannato in primo grado per corruzione passiva e riciclaggio, condanna che potrebbe costargli 12 anni di carcere, interrompendo così in modo definitivo la sua corsa alla presidenza.
Ferma condanna dell'episodio è arrivata da parte del presidente in carica Michel Temer: "E' un peccato che ciò sia avvenuto, si sta creando un clima di instabilità nel paese, di mancanza di pacificazione, che sarebbe indispensabile nel momento attuale".