'Studiare la sopravvivenza nel contesto della persecuzione' è la conferenza presentata al Consolato Generale di New York e fa parte di un progetto di ricerca innovativo con in prima linea la storiografa Liliana Picciotto, autrice di numerose opere, la quale ha anche portato avanti lo sviluppo di un database che ha voluto studiare le modalità attraverso le quali gli ebrei sono riusciti a sopravvivere in Italia, durante il fascismo e la successiva persecuzione nazista.
Il progetto si è concluso con la pubblicazione di un libro 'Salvarsi' edito da Einaudi e uscito l'anno scorso. Liliana Picciotto a New York per la conferenza organizzata al Consolato è stata raggiunta da Andrew Viterbi, per l'introduzione dell'appuntamento, quindi Susan Zuccotti (autrice), poi Mordechai Paldiel, storico ed ex direttore del Institute Of The Righteous At Yad Vashem.
Liliana Picciotto che fa parte del Centro per la Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) attraverso i suoi studi e le sue ricerche si è trasformata in un profondo testimone di quei tempi e ha portato a New York la propria esperienza in questo appuntamento che è stato voluto e organizzato dal Centro Primo Levi, dal Consolato Generale d'Italia e dal Centro per la Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano.
Lilian Picciotto è nata a Il Cairo e si è specializzata nello studio della storia degli ebrei in Italia nel periodo fascista e durante la Repubblica di Salò. Dirige a Milano l'archivio storico della CDEC e ultimamente ha voluto anche approfondire la tematica riguardante i 'giusti tra le nazioni' che, sempre nella Repubblica di Salò, salvarono tanti ebrei dai campi di sterminio. Picciotti è stata anche consulente storica per alcunifilm sulla Shoa,inparticolare 'Jona che visse nella balena' del regista Roberto Faenza e anche un documentario, 'Per ignota destinazione' di Rai 3.