Il ponte che porta a La Barra è "ondulatorio", costruito come una serie di dossi e saliscendi. Non è niente di straordinario, anche se Pablo Neruda gli ha dedicato una poesia. La Brava, sul versante atlantico, ha acque selvagge e la scultura simbolo di Punta, la mano gigante semisommersa dalla sabbia. L’architettura di alcune ville ha firme illustri: Mario Roberto Alvarez, che fu seguace di Le Courbusier, o Luigi Vietti – il creatore della Costa Smeralda – che qui ha realizzato la residenza di Mario Rubinacci. Molto apprezzata villa Metawai a Punta Pietra, creazione dell’architetto argentino Vivian Avella: per 6 persone, su due piani, si affitta ancora intorno ai 10 mila dollari a settimana.
Questa costa è fra le più amate dai coraggiosi capitani delle onde. Tutto il versante atlantico è ideale per il surf, ma fra i punti più battuti c’è La Barra, la zona considerata più ventosa di tutto il litorale. Tribù di giovani aspettano l’arrivo dell’onda dellavita. Ma bisogna saperle cavalcare. Via dalla pazza folla che in stagione affligge anche Punta? Il nulla intorno si trova all’Isla Gorriti, con i resti affascinanti delle fortificazioni spagnole, o all’Isla de Lobos, con la più grande riserva sudamericana di leoni di mare: si arriva in barca e ci si perde per qualche ora. Il Museo del Mare vale la visita. Dalle testimonianze sorprendenti delle azioni dei pirati, che da queste parti si trovavano bene, a una delle più grandi esposizioni di conchiglie fino alla storia delle baleniere.
Il sole fa parte degli elementi architettonici di "Casa Pueblo", opera del pittore e scultore uruguayano Carlo Pàez Vilarò. E’ un vero simbolo di Punta del Este e per costruirlo ci sono voluti 36 anni. E’ considerato una <scultura abitabile>: dentro ci sono saloni rivolti al mare e utilizzati per mostre. Da qui il tramonto diventa uno dei più suggestivi che si possano vedere al mondo. "Zafferano beach" è l’incanto della natura, pedana in legno sulla spiaggia, tavoli e ombrelloni, aperitivi e pranzi di pesce, vini pregiati, cuochi italiani e risotti prelibati, portentose inalazioni gratuite di iodio: e nei mesi estivi diventa Bagattelle... (come a Saint Tropez: champagne a fiumi, musica fantastica, e un organizzazione impeccabile, coreografie originali e divertenti, bella clientela, da vedere e da godere...).
Posta del Cangrejo era uno degli alberghi più belli dell’Uruguay, rifugio informale in stile mediterraneo sulla riviera atlantica. Oasi di autentica pace. Come era il Mantra, unica presenza dei Leading Small Hotels of the World. Oggi sulle decadenti “rovine" del fu Mantra sorge Punta del Este Resort. Offre tutto quello che si può desiderare. Ma va prenotato con anticipo...
A capo di questo resort un italiano, un "Bocconiano" del Sud che in pochi mesi ha riportato in auge il complesso alberghiero del fu Mantra trasformandolo in un vero e proprio resort di lusso. Ma vediamo da vicino chi è questo manager italiano.... Dunque, si chiama Pier Luigi Taliento è nato a Brindisi nel 1962 e dopo il diploma scientifico si è trasferito a Milano per frequentare l’Università Bocconi e conseguire la Laurea in Economia Politica. Appena laureato entra nel mondo del turismo da una delle porte principali: il Club Med, noto marchio internazionale di villaggi vacanze lo sceglie per partecipare ad un programma di formazione di futuri quadri dirigenti dell’azienda.
Pier Luigi non tradisce le referenze ed in pochi anni diventa prima direttore marketing Italia, poi direttore generale per la zona Argentina/Uruguay/Paraguay (prima esperienza in America Latina dal ’96 al ’99) ed in ultimo direttore generale per la zona sud Europa (Italia/Spagna/Portogallo). Forte dell’esperienza maturata in un’azienda multinazionale/multiculturale come Club Med decide di esplorare il mondo del turismo da altre prospettive e partecipa a molteplici progetti in qualità di consulente o manager: dall’hotellerie classica ai parchi tematici, dai master alle valutazioni d’azienda, dal tour operating di lusso ai processi di internazionalizzazione. Probabilmente l’unica esperienza diretta mancante è quella di una compagnia aerea...per il resto il turismo non ha più segreti...
Dottor Taliento, come e quando sbarca in Uruguay?
"La prima volta in Uruguay da residente avviene nel marzo 2013. Un buon amico, dei tempi trascorsi a Buenos Aires, è diventato presidente di una compagnia alberghiera sudamericana in forte sviluppo: il Gruppo FEN. Hanno appena aperto un hotel a Montevideo, l’Esplendor Cervantes nel centro in calle Soriano, in pieno Barrio de las Artes, e sono in procinto di aprire un secondo hotel che con le sue 250 stanze diventerà l’hotel più grande di Montevideo....".
I lavori sono incorso ma il ritmo è piuttosto lento. Patricio Fuks chiama il dottor Pier Luigi Taliento come persona di fiducia per terminare il progetto del Dazzler e dare un impulso importante all’Esplendor. In Italia l’economia stenta a ripartire, e PierLuigi non si lascia pregare più di tanto accettando il challenge. I risultati sono sotto gli occhi di tutti in Uruguay. Riesce a terminare in tempi accettabili il completamento del cantiere del Dazzler ed avviarne le attività con un successo straordinario in termini commerciali e grande soddisfazione degli investitori.
A fine 2014, Pier Luigi torna dalla sua famiglia (moglie e due figli adolescenti) a Milano. Di lì a poco il Gruppo FEN lo richiama per un’altra avventura: questa volta Los Angeles. Purtroppo il progetto di apertura di due fantastici hotel in piena downtown di LA non decolla e nei primi mesi del 2016 Taliento torna a Milano dove incontra un imprenditore che ha da poco rilevato un Resort in Uruguay, a Punta del Este. La precedente esperienza uruguaya ne fa un candidato naturale per dirigere la struttura. E' l’ex Mantra, passato di mano l’anno precedente. Appena tornato sul suolo uruguaiano, siamo nel maggio del 2016, è obbligato a cambiare il nome all’hotel: non è facile trovare un altro nome ad una struttura straordinariamente conosciuta come il Mantra. Taliento opta per una soluzione “banale”: Punta del Este Resort! Si convince da subito che deve posizionarlo come un resort, come una struttura da vacanza, con un livello di servizio alto ma con un’apertura stagionale, così come avviene nel suo sud, così come tante strutture del Club Med. Ha lavorato tanti anni in quel settore, sa di poterlo fare.
Il Mantra era ormai in decadenza, poche offerte, ma...
"Non sono molto d’accordo. La struttura alberghiera non è mai stata in decadenza - spiega - O forse lo è stata la parte gestionale, ma non avendola vissuta direttamente, non so parlarne. Penso che ilnostro mestiere, quando si ha a disposizione una struttura importante e ben fatta, la vera differenza la facciano le persone. Nel Punta del Este Resort lavorano persone che hanno un ottimo livello professionale, molti di loro già vi lavoravano, molti altri vengono a lavorare per la stagione che dura da Novembre a Marzo. Io non ho fatto altro che provare a creare una squadra, coordinando il lavoro, valorizzando il lavoro degli altri, provando a mettere la mia energia e la mia esperienza a loro disposizione. Provando a dare l’esempio: arrivare per primo ed andar via per ultimo. Instancabilmente. Credo che questa sia stata la ricetta “segreta” per riuscire a ribaltare il trend negativo e trasformarlo in positivo. Attenzione, non voglio dire che l’operazione di “turn around” sia terminata, ma siamo avviati verso il raggiungimento del risultato. Di lavoro ne manca ancora tanto!!! E con un po' di fortuna ci dovremmo riuscire!!".
Com'è composto il nuovo complesso, il Punta del Este Resort?
"Il Punta del Este Resort conta con 100 bellissime stanze, tutte (o quasi) affacciate alla grande piscina che domina il centro della struttura. 1500 mq di SPA, campi da tennis, kid’s club ed un favoloso Centro Congressi. Il ristorante Zafferano con la cucina italiana proposta dallo chef Michele Chiaranda, sicuramente la migliore offerta gastronomica realmente italiana in Uruguay".
Come è riuscito a riportare in auge un complesso alberghiero che era in decadenza, morto.....
"Non credo sia necessario esagerare... Solo con il lavoro!! Il mio focus è solo uno: riuscire a raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati... a da lì inizio tutti i giorni lavorando, lavorando, lavorando... In questi ultimi 2 anni abbiamo provato a ridare un posizionamento al Punta del Este Resort, selezionando gli eventi e provando ad imprimere una caratteristica comune: un alto livello di qualità. Il Salone del Vino, che si svolge a Novembre, le sfilate di Six o’Clock, il Luxury Expo, l’esposizione di arte Latino Americana. Per non parlare delle aziende che hanno scelto la nostra struttura per organizzarvi le loro convention, il lancio di nuovi prodotti o la formazione dei dirigenti...".
Ci spieghi lo sbocco al mare dell'hotel e l'accordo con Bagatelle...
"L’accordo con Bagatelle credo sia un nostro fiore all’occhiello. Fino a tre anni fa non esisteva una proposta come quella di Bagatelle a Punta del Este e dintorni, e penso sia una proposta che si differenzi totalmente dal panorama presente localmente. Bagatelle è un connubio perfetto tra alta gastronomia, ottimo livello di servizio e divertimento. La marca Bagatelle è presente in varie destinazioni turistiche di “lusso”. Una buona parte del personale di Bagatelle viene dall’Europa, molti di loro lavorano a Bagatelle Saint Tropez, o a Ibiza e portano qui lo spirito europeo, il loro savoir faire. La cucina è affidata alle abili mani di che fdi esperienza internazionale che propongono un menù diverso ad ogni stagione utilizzando la materia prima locale, i prodotti eccellenti di questa terra e del suo mare: ed i piatti proposti son da mangiare con gli occhi!! Tanto elevata è la cultura della presentazione!! Il servizio poi è veramente spettacolare: vedere i ragazzi che corrono su e giù, instancabilmente tra i tavoli e cucina per servire al meglio i nostri clienti: la carta dei selezionatissimi vini e gli champagne francesi completano l’offerta... ma il meglio deve ancora venire!!! Ogni tanto, accompagnati dalla musica del DJ o di artisti presenti, partono i camerieri travestiti da super eroi, o da pirati o ancora da personaggi della saga di guerre stellari per servire lo champagne ai tavoli... ed i clienti stessi vogliono travestirsi, giocare, divertirsi, prendersi in giro e partecipare alla kermesse: ecco questa è la straordinaria ricetta di Bagatelle il cocktail esplosivo tra professionalità e divertimento, servire senza essere servili, ma partecipativi, stimolando i clienti a salire sulla giostra e lasciarsi andare alla vita".
Un bilancio della stagione che sta per finire...
“Direi che il bilancio è abbastanza positivo soprattutto perché abbiamo già pronte molte cose per la prossima stagione: abbiamo già aperto le vendite per il Capodanno e la fantastica cena offerta all’hotel così come quella di Bagatelle. Il bello di questo mestiere è quello che con un anno di anticipo devi preparare quello che avverrà da qui ad un anno... senza fermarti mai, imparando dagli errori per migliorare l’offerta... noi siamo già proiettati al 2019!!!".
I programmi futuri...
"Come dicevo prepariamo già la stagione futura, in particolare abbiamo alcuni piani di miglioramento della struttura di Bagatelle ed a breve speriamo di riuscire a partire con alcuni progetti per l’hotel".
Qual è la sua squadra vincente? Da chi è composta?
"Lo chef Michele Chiaranda mi accompagna già da due anni. Siamo entrambi italiani ed abbiamo deciso di puntare tutto sull’italianità dell’offerta gastronomica dell’hotel. I tortelli di zucca, i ravioli di gamberoni o di salmone, i tagliolini al nero di seppia, il sauté di vongole, il carpaccio alla Cipriani sono solo alcune delle proposte dello chef che, grazie alla sua grande esperienza professionale, maturata in vari continenti e con i migliori brand dell’hotellerie classica a cominciare da Cipriani, può proporre ai nostri clienti ed ai palati più esigenti. Una cantina con grandi vini accompagna le proposte di Michele Chiaranda. Michele ha saputo costruire una squadra di cucina con altissimo livello professionale.
E poi Laurent Attias, grande manager di Bagatelle, che mi ha accompagnato anche lui nelle ultime due stagioni. Ogni anno crea una squadra fatta da europei e personale locale perfettamente integrata. Molti dei ragazzi locali riescono poi a fare la stagione estiva in Europa completando la propria formazione. Laurent è infaticabile con una dedizione straordinaria agli obiettivi. E' dappertutto durante il giorno, controllando, stimolando, aiutando nei momenti del bisogno, accompagnando i suoi ragazzi in tutti i momenti. Ovviamente con loro due tutti i collaboratori dell’hotel e di Bagatelle, che con la loro professionalità, il loro sorriso e la loro disponibilità sono riusciti a farci apprezzare dai nostri clienti ed hanno il merito di aver dato una nuova vita a questa Fenice: il Punta del Este Resort".