Gli hooligans oggi sono italiani che seminano il terrore in Inghilterra. Si è chiusa con un poco invidiabile bilancio di scontri e tensioni la semifinale d'andata di Champions League tra Liverpool e Roma. Sul campo i Reds hanno battuto 5-2 i giallorossi, fuori invece ha avuto vita un'altra partita.
Violenti gli scontri soprattutto nel pre-gara, quando un gruppetto di tifosi della Roma è venuto a contatto con alcuni sostenitori della formazione inglese. Un uomo di 53 anni, di nazionalità irlandese, è stato colpito da una cinghiata ed è in gravi condizioni dal punto di vista neurologico. Alcuni media britannici riportando alcune sue dichiarazioni: "Sono scioccato e inorridito".
Due tifosi della Roma, di 25 e 26 anni, sono stati arrestati con l'accusa di tentato omicidio, quello del 53enne in questione. Altri sette, invece, sono stati fermati per danneggiamenti, possesso di droga e armi offensive. In Inghilterra lo stadio non è più una zona franca dove compiere indisturbati tutta una serie di reati da un bel po'.
Il club giallorosso, attraverso un duro comunicato diffuso in mattinata, ha preso le distanze dai violenti: "Una vergogna per società e tifosi", ha sentenziato senza mezzi termini l'As Roma sui suoi canali ufficiali.