Una festa della Liberazione con una “proposta nuova”. Così si è espresso l’esecutivo del Comites sull’evento in programma stasera alle ore 18:45 alla Casa degli Italiani di Montevideo. Il riferimento è alla conferenza che terrà il politologo uruguaiano Oscar Bottinelli, una delle voci più autorevoli in Uruguay nel campo del sondaggismo e della ricerca politica. Oltre la tradizionale deposizione di una corona di fiori presso la targa che ricorda il contributo dei partigiani nella lotta di liberazione, quest’anno il Comites ha voluto proporre “qualcosa di nuovo ed originale per attrarre di più il pubblico”.
“Abbiamo cercato di coinvolgere le istituzioni culturali italiane ma per diversi motivi ciò non è stato possibile” ha spiegato il presidente del Comites Alessandro Maggi. “Per questo motivo abbiamo scelto un personaggio molto apprezzato che vanta anche origini italiane. Abbiamo pensato che potesse essere qualcosa di utile per commemorare questa data così importante per la storia italiana”.
Docente di sistemi elettorali presso l’Università della Repubblica, Bottinelli dirige l’istituto di sondaggio Factum che realizza periodicamente ricerche sull’opinione pubblica e la politica. Lo scorso anno ha ricevuto l’onorificenza come commendatore dell’Ordine della stella d’Italia. La conferenza alla Casa degli Italiani toccherà diversi aspetti relazionati al 25 aprile, dal contesto storico della lotta di liberazione fino al significato per i giorni nostri.
Un aspetto, quest’ultimo, che è stato risaltato in modo particolare dagli organizzatori. “Negli scorsi anni il Comites realizzava iniziative come queste con l’invito a importanti personalità uruguaiane della cultura, della politica e della società” ha ricordato Filomena Narducci, in passato segretaria del Comites e oggi membro dell’esecutivo. “Adesso vogliamo ritornare ad organizzare attività come queste cercando di coinvolgere la società uruguaiana e in modo particolare i giovani”.
Per il consigliere Rolando Rossi, questa data “rappresenta un’ottima occasione per tornare a lavorare insieme con tutta la collettività e le istituzioni italiane”.