Pietas, un sentimento che non sembra albergare sulla rete se è vero che nemmeno un intervento d'urgenza al cuore eseguito su un anziano di 93 anni ha impedito al popolo degli haters di imperversare sui social network. La notizia del malore accusato dal Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, operato ieri al cuore al San Camillo di Roma, e tuttora in prognosi riservata, oltre ad una miriade di messaggi di incoraggiamento, ha portato con sè anche alcuni messaggi al vetriolo dove, in maniera più o meno diretta, ci si augura la sua morte.
Da chi scrive "godo" a chi invita i medici "a fare sciopero", passando per quelli che si chiedono perché dovrebbe interessarsi dello stato di salute di chi "ha calpestato la Costituzione e svenduto la sovranità popolare". Messaggi che sono stati postati su Twitter, su Facebook, ma anche su alcuni dei principali quotidiani online oltre che sul blog delle Stelle, autentica finestra sul mondo grillino. A lanciare la denuncia con l'hashtag #mifateschifo è stata, per prima, la deputata del Pd, Alessia Morani che ha bollato i denigratori etichettandoli come un "esercito di miserabili".
Alcuni messaggi, come detto, sono stati pubblicati anche sul "blog delle stelle" come commenti a un post dove il capo politico, Luigi Di Maio, raccontava delle consultazioni per la formazione di un nuovo governo con il presidente della Camera, Roberto Fico. "Guardate cosa avete combinato! Avete fatto venire un infarto a Napolitano appena ha saputo di una possibile alleanza M5S+PD!", ha scritto Andrea. "Alla notizia di un possibile incontro del M5S con il Pd il cuore di Napolitano ha ceduto. E quello di Scalfari come sta?", gli ha fatto eco Viviana. "Sembra che l'operazione sia andata bene! Aveva il cuore a destra" ha postato invece Oreste. "Napolitano, presidente emerito, è in ospedale per un intervento al cuore! Quale cuore mi chiedo?", è comparso invece su Twitter. "Napolitano ricoverato d'urgenza - ha postato un altro utente - se muore alle 00.01 festeggiamo il 25 aprile". E ancora: "Medici, mettetevi una mano sulla coscienza, sant'Iddio. Fate sciopero".
Alcune testate online hanno deciso di cancellare molti dei commenti postati perché "irrispettosi". A questi "messaggi" il fronte del Pd ha fatto quadrato, replicando in maniera compatta. "L'odio sui social di qualche cretino non scalfisce la vicinanza degli italiani al presidente emerito e alla sua famiglia", è il "cinguettio" di Matteo Renzi. Gli insulti a Napolitano "mi fanno schifo", ha rincarato la dose Carlo Calenda. Secondo il titolare
del ministero dello Sviluppo Economico" comunque la si pensi è un grande italiano ed un grande europeo".
Per Emanuele Fiano, altro esponente di punta dei Democratici: "quelli che si augurano la morte di Napolitano sono bestie". Solidarietà nei confronti dell'ex inquilino del Colle arriva anche da Francesco Storace, fiero avversario politico del due volte Capo dello Stato. "Abbiamo letto frasi molto brutte per augurare la morte dell'anzian senatore – ha scritto lo storico esponente della destra sul 'Giornale d'Italia – che io sia stato un avversario politico di Napolitano è noto a tutti ma mi piace e contrastarlo nelle sue idee in vita, senza la pretesa macabra di danzare in nome dell'oltraggio alla vita".
"Per questo gli rivolgo i miei auguri di guarigione per tornare a criticarlo come si conviene: si rimetta presto, Presidente, perché vogliamo continuare a fare il contrario di quello che
pensa lei", il suo ironico ma affettuoso augurio.