Un documento piuttosto critico sulla politica estera degli ultimi 15 anni in Uruguay, figlia del cosiddetto Frente Amplio, è stato elaborato dal Partito nazionalista, formazione di stampo conservatore, e pubblicato sul quotidiano El Observador.
Nel carteggio sono presenti numerosi consigli a Luis Lacalle Pou, il candidato alla presidenza del paese espresso dal partito in vista delle prossime elezioni in programma nel 2019.
Il testo del documento porta la firma degli ambasciatori Alvaro Moerzinger, Pedro Mo, Juan Josè Arteaga, Guillermo Valles e Josè Luis Pombo, tutti diplomatici affiliati al partito, e sottolinea come la Costituzione indichi che "l'Uruguay deve partecipare attivamente a tutti i negoziati internazionali politicamente ed economicamente importanti per gli interessi nazionali".
Critiche, dunque, per il ritiro dai negoziati sul Tisa, l'accordo sul commercio dei servizi che coinvolge Unione europea, Stati Uniti e altri 21 paesi; per i ritardi nell'adesione all'Alleanza del Pacifico; per la titubanza a chiudere un accordo commerciale col Cile.
L'auspicio dei diplomatici del Partito nazionalista è che l'Uruguay "torni ai principi basilari della politica estera: difesa della democrazia, protezione e promozione dei diritti umani, relazioni privilegiate con gli attuali governi di Argentina e Brasile piuttosto che con i peggiori soci della regione, come l'Argentina dei Kirchner e il Venezuela di Maduro".