A lanciare l'allarme è stato addirittura il boss di Microsoft, Bill Gates: "La prossima pandemia farà almeno 30 milioni di morti in meno di sei mesi". La lugubre previsione, fatta nel corso di un convegno organizzato dal New England Journal of Medicine e pubblicata sul Washington Post, è basata sul fatto che il mondo "non sarebbe assolutamente preparato ad affrontarla".
Gates ha fatto previsioni sul numero dei morti e sulla gravità dell'epidemia mondiale, ma non ha fornito dettagli sul momento esatto della sua comparsa sulla scena e sulla sua natura. L'ipotesi più probabile è che il virus potrebbe derivare da un patogeno sconosciuto, o da uno esistente opportunamente modificato da esseri umani a fini terroristici.
Nel corso del suo intervento, infatti, il fondatore di Microsoft ha presentato una proiezione grafica del supposto "virus influenzale pandemico" in tutto e per tutto simile a quello del 1918. "Dovremmo prepararci a questa eventualità come ci prepariamo per la guerra", ha ammonito Gates.
E invece i governi sono impreparati. Al punto che, anche per piccoli gruppi dalle disponibilità economiche non troppo elevate, potrebbe essere facile preparare in laboratorio delle pericolosissime armi batteriologiche. “Un piccolo gruppo potrebbe costruire una forma ancora più letale di vaiolo in laboratorio", ha dichiarato Gates. "In un mondo interconnesso questo virus potrebbe saltare in poche ore da un continente all'altro attraverso gli aerei".
Rino Dazzo