Nulla da fare per la riforma sull'immunità ai politici. Il Senato messicano ha infatti chiuso ieri i battenti "salutando" la legislatura senza riuscire ad approvare alcune delle misure ritenute più importanti ai fini della lotta alla corruzione: la legge che toglie l'immunità ai politici, compreso il presidente della Repubblica, e la nomina del Procuratore generale anticorruzione.
MA IL PERCORSO NON E'CONCLUSO
Il capogruppo del governativo Partito rivoluzionario istituzionale (Pri), Emilio Gamboa Patron, ha però avvertito che il percorso non è ancora concluso e che chiederanno alla Commissione permanente del Senato di convocare una plenaria straordinaria - tra luglio e agosto - in modo da far approvare i provvedimenti prima che si insedi il nuovo parlamento, frutto delle elezioni del 1 luglio.
"LA RIFORMA NON E' MORTA"
La riforma "non è morta" ha sottolineato Gamboa parlando del provvedimento approvato all'unanimità, la settimana scorsa dalla Camera. Il provvedimento, che modifica e integra otto articoli della Costituzione, annulla di fatto la non procedibilità penale nei confronti del capo di stato, dei ministri, dei governatori statali, di deputati e senatori, di magistrati, consiglieri regionali, sindaci e assessori.