L'aceto balsamico è un'altra delle straordinarie specialità italiana. C'è anche il "Consorzio Tutela Aceto Balsamico Modena" che lo protegge e ne garantisce l'assoluta autenticità. Ma se l'aceto balsamico è un tipico prodotto di Modena, con le necessarie autorizzazioni è possibile anche produrlo lontano dalla terra madre. Infatti d'ora in poi una casa argentina, Acetaia Millan, potrà immettere sul mercato l'aceto balsamico. Si tratta della terza città al mondo che ha avuto questo enorme privilegio. Infatti in precedenza era stata data la autorizzazione a Tokyo in Giappone e Toronto in Canada. Ora anche l'Argentina, con Mendoza, entra a far parte di questo club così esclusivo.
"Il processo di certificazione - ha spiegato l'enologo Gabriel Guardia - è cominciato cinque anni fa, però la nostra produzione va ancora più indietro nel tempo e risale all'inizio del 2000". Guardia, enologo specializzato nella produzione olivicola e dell'aceto, in questo modo ha raggiunto un risultato davvero speciale e del quale ovviamente va molto orgoglioso.
"Nonostante la grande ondata migratoria italiana - ha aggiunto Guardia - noi argentini non conosciamo i segreti per la elaborazione dell'aceto balsamico, come si produce in Italia. Da sempre è stato infatti un segreto tenuto molto bene". Nemmeno Guardia vuole rivelare cosa rende questo aceto uno dei più rinomati al mondo: "Posso dire che l'autentico aceto balsamico è un prodotto nobile, senza nessun genere di conservanti o coloranti, non contiene nulla che alteri la purezza del mosto dell'uva". Per produrre l'aceto balsamico l'uva deve essere bianca e la varietà utilizzata in Argentina è la Ugni Blanc la equivalente del Trebbiano dal quale, in Italia, nasce l'aceto. Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena è in attività dal 2013 al fine di proteggere il prodotto.