In Italia non c'è, in Argentina invece sì. È il "Dia de la Milanesa", il giorno della cotoletta alla milanese un piatto che nel Paese sudamericano è diventato, non da oggi, nazionale. Si tratta di una iniziativa che è nata sui social network e che da lì si è trasformata in un evento gastronomico. L'idea è partita da un gruppo argentino di fan della "milanese" che attraverso Facebook e Twitter hanno lanciato la proposta diventata immediatamente realtà. La cotoletta alla milanese dalla fine del secolo XIX con la grande emigrazione italiana in Argentina si è trasformato in un piatto tradizionale della gastronomia locale anche in Bolivia, Paraguay e Uruguay. Ma la cotoletta alla milanese, assieme al risotto alla milanese e al panettone, rappresentano la tradizione della cucina di Milano. Secondo alcuni studiosi di storia della gastronomia, le origini, conosciute di questo piatto, possono risalire fino al secolo XII, presente nell'elenco delle portate del pranzo dei canonici di Sant'Ambrogio durante le feste solenni, secondo una descrizione riportata da Pietro Verri, filosofo, economista, storico e scrittore, uno dei massimi esponenti dell'illuminismo italiano. Sulla base di questa descrizione il 17 marzo 2008, il Comune di Milano, con una delibera ha assegnato la "denominazione comunale (De.Co.) alla Costoletta alla Milanese". Ma c'è, al riguardo della cotoletta, anche una disputa culinaria internazionale tra la cucina italiana e quella austriaca, secondo la quale sarebbe di una versione di un piatto locale, il Wiener Schnitzel, ma queste ultime sarebbero versioni "infarinate" e non "impanate" e la conferma arriverebbe da una nota, non si sa comunque se autentica o legata alla fantasia, addirittura del Maresciallo Josef Radetzky, comandante austriaco nella Prima Guerra di Indipendenza italiana, che parlava di una cotoletta cucinata a Milano passata nell'uovo e fritta nel burro, impanata.