Era il 1936 quando Julia Brunelli, assieme ad un piccolo gruppo di donne italo-americane, nella sua casa di Greensburg, iniziò a progettare un piano per poter aiutare le ragazze di
origine italiana a frequentare il college. "Perchè se c'era del denaro in famiglia per mandare un figlio al college - ha raccontato Jonie Daigle, che oggi fa parte del Greensburg Club of Italian Women - il denaro andava a quello maschio".
Julia Brunelli, che all'epoca divenne la prima italo-americana assunta come insegnante alla Greensburg High School, voleva fare qualcosa per cambiare quella abitudine, offrendo alle ragazze il denaro per poter andare all'università. Così Julia Brunelli istituì una borsa di studio che poi nel tempo è diventata più grande ed ha proseguito la propria attività fino ai giorni nostri, per l'82º anno.
"Tutti avevano una borsa di studio" ha ricordato Anna Monteparte, 97 anni di Greensburg, che era amica della Brunelli, riferendosi in modo particolare alla popolazione maschile. All'epoca Julia Brunelli fondò il Greensburg Club of Italian Women e gli attuali membri della associazioni credono che all'inizio la borsa di studio avesse un valore di 50 dollari, poi si è arrivati a $100 e quindi $500 negli anni Settanta. Negli ultimi vent'anni il Club ha donato borse di studio per un valore complessivo di oltre 300.000 dollari, lo ha rivelato Michelle Answine, l'attuale presidente e se negli anni passati si organizzava un pomeriggio con il tè per la consegna dei premi alle giovani studentesse, adesso c'è una cena.
Quest'anno le undici vincitrici delle borse di studio saranno festeggiate il 15 maggio. Si tratta di ragazze provenienti dalle scuole superiori della zona e ognuna riceverà 1600 dollari. Per raccogliere il denaro che ogni anno viene destinato alle studentesse italo americane della zona di Greensburg, il Club organizza un'asta dove vengono 'battuti' vino e formaggio.
Tony Porpiglia