Venerdì 25 maggio, lo scrittore Mirco Ferri sarà protagonista al Centro Italiano Venezolano di Caracas per la presentazione del suo nuovo romanzo 'La puerta que se sierra'.
Saranno presenti tra gli altri la scrittrice Milagros Socorro e Silvio Mignano, ambasciatore d'Italia in Venezuela, ma anche, in questo caso soprattutto, autore della prefazione del libro.
Il romanzo di Ferri offre 'una voce che va direttamente al centro di una delle grandi preoccupazioni dei giorni nostri: l'emigrazione, quello che si abbandona e quello che si acquisisce, i desideri dell'esilio, la nostalgia di un futuro che viene forgiato dalla forza dell'impotenza, della rabbia, irrequietezza e rassegnazione".
Così la casa editrice Oscar Todtmann ha riassunto il significato dell'opera. "Si tratta di un libro che potrebbe appartenere benissimo anche al genere di romanzo no fiction - ha spiegato Ferri - ma anche a quello di formazione o di apprendimento.
Con una minuziosa revisione di foto, lettere, documenti di famiglia, viene ricostruita una epopea personale su quella che è stata la emigrazione italiana in Venezuela negli anni Cinquanta e si confronta con la realtà attuale quando il narratore vede le proprie figlie effettuare il viaggio di ritorno alla terra d'origine, in una specie di gioco delle porte girevoli".
Di che cosa si tratti l'ha spiegato in dettaglio l'ambasciatore Mignano nella sua prefazione. "È un ritratto familiare - si legge - ma anche un romanzo di formazione, in cui i ricordi soggettivi del narratore, la storia di una famiglia e la epopea collettiva di un Paese, il Venezuela, e della grande emigrazione italiana del dopo-guerra si fondono in una unica sinfonia. Ogni lettore cercherà, riconoscerà e apprezzerà il suono di uno e di un altro strumento, però tutti rimarranno con l'effetto corale... si tratta di una specie di versione in prosa della grande poesia 'Mio padre, l'emigrante' scritta da Vicente Gerbasi".