Ammontano a "2,8 miliardi di euro" i costi che l'Italia sosterrebbe in caso di sospensione dei lavori della Torino-Lione (che durano, ormai, da 10 anni) e ridiscussione del progetto Tav. Lo ha sostenuto Paolo Foietta, commissario di governo per la nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità, in una intervista al Gr1.
UN CONTEGGIO PRECISO NON C'E'
"Un conteggio preciso non c'è - precisa - ma se penso che l'ordine dei costi del Terzo Valico è per lo meno del doppio, oppure che sulla Napoli-Bari ragioniamo sul doppio di questo costo, mi sembra assolutamente ragionevole per uno dei mercati più rilevanti che esistano per l'Italia".
UE PUO' RIVALERSI NEI CONFRONTI DELL'ITALIA
Foietta ricorda che "l'Unione europea può rivalersi nei confronti dell'Italia" e, in caso di sospensione dei lavori, parla di un grave "danno di immagine per la credibilità del Paese". "Non ci sono dubbi - conclude - che questo intervento s'ha da fare".