Ecuador e Uruguay non si schierano dopo la rielezione a presidente del Venezuela di Nicolas Maduro.
Da una parte, il Gruppo di Lima (Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Guyana, Honduras, Messico, Panama, Paraguay, Perù e Santa Lucia), Stati Uniti, Unione Europea e Onu che dichiarano il voto illegittimo; dall’altra Paesi come Cuba, Bolivia, Nicaragua, Cina e Russia che si sono congratulati con Maduro dopo il risultato elettorale. Ecuador e Uruguay, invece, non hanno assunto alcuna posizione.
In un comunicato il ministero degli Esteri di Montevideo afferma che le elezioni di domenica "confermano la necessità di un dialogo amplio, inclusivo e rispettoso" a Caracas, sottolineando che "la peggiore soluzione per il popolo venezuelano consiste nell’approfondire l'isolamento internazionale del paese”.
Per Maria Fernanda Espinosa, ministra degli Esteri dell’Ecuador, "non abbiamo fatto una dichiarazione pubblica perché stiamo consultando varie fonti, sentendo gli osservatori internazionali presenti in Venezuela, valutando la reazione di vari paesi e studiando la situazione”.