La moglie e il figlio di Pablo Escobar, il re del narcotraffico ucciso nel dicembre del 1993 a Medellin, sono stati accusati di riciclaggio di denaro dalla giustizia argentina. Nei guai è finito anche l’ex calciatore della nazionale colombiana Mauricio Serna: i tre avrebbero agito da intermediari per il narcotrafficante José Piedrahita, arrestato lo scorso settembre e sul quale pende una richiesta di estradizione degli Stati Uniti.
Al momento Victoria Henao e Juan Pablo Escobar Henao sono liberi, ma nel frattempo il giudice Nestor Barral ha confiscato beni per un valore di 2 milioni di dollari.
La notizia ha destato non poco scalpore, perché il figlio di Pablo ha sempre preso le distanze dai crimini commessi dal padre. Nel 2016 pubblicò anche il libro “Mio padre: Pablo Escobar”, in cui scrisse che avrebbe potuto ricalcare le orme del genitore, ma ha scelto di fare l’architetto e il designer.
LA STORIA.
Dopo la morte di Escobar, la moglie e il figlio scapparono dalla Colombia per rifugiarsi in Mozambico prima di trasferirsi in Argentina. Per ragioni di sicurezza cambiarono anche i propri nomi in Maria Isabel Santos Caballero e Juan Sebastian Marroquin Santos.