Per Giuseppe Pitta di Albanella in provincia di Salerno che, nel 1946 aveva 7 anni, il ricordo è ancora vivo."Ricordo la gente che parlava nel bar o nella chiesa della Repubblica e della Monarchia e ricordo che non c'era divisione, forse un po' di rassegnazione ma la maggior parte voleva la Repubblica. Per uno come me che, da 62 anni abita in Uruguay, l'italianità è ancora molto viva, parlo continuamente in Italiano, guardo la RAI, seguo con attenzione tutto ciò che accade in Italia e cerco di assistere alle manifestazioni e alle associazioni. I discorsi che ho ascoltato dai membri del COMITES mi pare che sono indovinati. Bisogna sentirsi italiani e per i più giovani è sempre più difficile".
Per Laura Vera, Direttrice di Spazio Italia "il COMITES deve essere il motore delle iniziative ma, purtroppo, non sempre è stato così. Italiani emigrati, ancora ci sono, ma oggi si mescolano con questo nuovo flusso di italiani che lascia l'Italia e questo è un segno che bisogna capire. Come tutto anche il nostro paese cambia, evolve o va indietro, ma è quello che è. Bisogna cercare di difendere la nostra lingua, le nostre tradizioni ma consapevoli di questo continuo cambio. L'Italia ha fatto fatica a formare un governo, ma non possiamo dimenticare che è uno dei paesi più sviluppati del mondo e noi, di Spazio Italia cerchiamo di difendere con il nostro lavoro gli italiani dell'Uruguay e tutte le iniziative che si portino avanti per migliorare la nostra comunità".
Laura Baldo, imprenditrice figlia di italiani che ha recentemente aperto un ristorante in centro, "... cantare l'inno di Mameli, ascoltare canzoni italiane e sentire quello che mi ha insegnato mio padre da piccola, è sempre un’emozione forte. Come italiana devo dire che tutti i connazionali continuano ad essere molto preoccupati per la povera situazione della Cancelleria Consolare, per i ritardi ed il poco personale. Come italiani dobbiamo capire ma anche lavorare insieme e cercare di tornare ad avere una Giornata degli Italiani come l'anno scorso, quando migliaia di amici dell'Italia hanno invaso il LATU".
Dal canto suo Ivo Pantarelli, un giovane italiano recentemente giunto in Uruguay che ha fondato un sito in YouTube che si chiama "TELE TANA", sostiene che "il 2 giugno è la Festa della Repubblica e mi piace particolarmente, quindi è bello, finalmente, trovare un po' di movimento, una comunità che si ritrova. Personalmente, vorrei che si muovesse un po' di più. Molti dei discorsi che ho sentito oggi dovrebbero trasformarsi in qualcosa di concreto. Finalmente si parla di nuova emigrazione e idee e di cose che si possano fare per migliorare la situazione e specialmente per avvicinare i nuovi arrivati alla comunità storica".
Forse, per un italiano che da tanti abita qui, la dichiarazione di Pantarelli sull'Uruguay può apparire come uno sprone. Quando gli abbiamo chiesto cosa ha trovato in Uruguay ci ha detto: "In Uruguay ho trovato la pace e anche, per molti aspetti, la Democrazia. Questo è un paese estremamente democratico e che ha molto da insegnare all'Italia, soprattutto lo stile di vita e la gente".
Una festa del 2 giugno con qualche ingrediente in più, con più sinergia e più consapevolezza che, se non cominciamo ad unirci, l’italianità scomparirà completamente. Anche GENTE D’ITALIA ha voluto omaggiare il 2 giugno. Il nostro Direttore Porpiglia ha consegnato cravatte italiane con il tricolore ad un pubblico che ha ricevuto questa iniziativa con molta allegria.
Stefano Casini