Argentina, sindacati sul piede di guerra. La Confederazione generale del lavoro (Cgt), principale sindacato generalista dell'Argentina, ha indetto per il 25 giugno uno sciopero generale di 24 ore contro la politica economica del governo del presidente Mauricio Macri e l'accordo con il Fondo monetario internazionale (Fmi).
NEGOZIATI INTERROTTI BRUSCAMENTE
La decisione, segnala il quotidiano "Clarin", è maturata nella serata di ieri, quando i vertici della Cgt hanno deciso di interrompere bruscamente il negoziato che stavano portando avanti con il governo da circa una settimana e di convocare i lavoratori per la protesta.
LE DICHIARAZIONI DEL SEGRETARIO CGT
Il governo aveva aggiunto nei negoziati un 5 per cento al tetto degli aumenti attualmente fissato al 15 per cento, oltre ad una serie di concessioni come l'esclusione del capitolo sugli indennizzi nel progetto di riforma del lavoro che sta approntando l'esecutivo. Concessioni che i vertici della Cgt, condotta attualmente da una Confederazione di tre insegne, hanno tuttavia considerato insufficienti. "Non possiamo accettare un tetto di aumenti del 20 per cento quando tutte le previsioni indicano un livello di inflazione al 25 per cento nel migliore dei casi", ha dichiarato Hector Daer, uno dei tre segretari Cgt.