Le pornostar americane fanno fronte comune contro Rudolph Giuliani, ex sindaco di New York e uno degli avvocati di Donald Trump. Nel tentativo di screditare Stormy Daniels, la star del mondo a luci rosse che ha fatto causa al presidente degli Stati Uniti, ‘Rudy’ ha detto di “non rispettare un'attrice porno allo stesso modo in cui rispetto una donna in carriera o semplicemente una donna che non vende il proprio corpo”.
Parole che non sono affatto piaciute alle dive dell’hard, che hanno accusato Giuliani di “sessismo”.
Per Joanna Angel si tratta di “un’opinione sul porno antica e idiota. Il porno è stato il mio lavoro per oltre 15 anni e non si tratta solo di vendere il proprio corpo. Io sono un personaggio pubblico. Non è solo il mio seno o il mio lato B a tenere in piedi il mio "impero”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Whitney Wright: “Non siamo donne in carriera? Forse Giuliani non sa che le donne che lavorano nell'industria dei film per adulti sono estremamente predisposte a fare carriera. Noi ci costruiamo il nostro brand, i nostri siti web. Abbiamo anche famiglie, altri lavori, titoli di studio, aspirazioni. Come può accusarci di non essere donne di sostanza? Le sue parole sono disgustose”.
Così Lotus Lain: "La carriera nell'industria a luci rosse non priva qualcuno di credibilità. Io lavoro tra le persone più oneste, dirette e coraggiose che abbia mai conosciuto in vita mia. Noi non siamo sfruttate o umiliate come molte altre donne che lavorano più di 50 ore a settimana senza diritti”.