Il prossimo obiettivo di Matteo Salvini sono i venditori ambulanti che riempiono le spiagge d'estate, spesso con prodotti contraffatti. Il ministro dell'Interno lo ha promesso all'assemblea di Confesercenti: "Stop all’invasione dei vu cumprà sulle spiagge - ha dichiarato - ma anche stop alla fabbricazione e diffusione di falsi prodotti griffati".
La direttiva ministeriale «Spiagge sicure», destinata alle varie prefetture, sarà pronta a fine mese e lo staff del Viminale sta definendo le linee guida volute dal ministro dell’Interno e vicepremier. Il titolare del Viminale punta non solo a presidiare i litorali italiani dall’assalto dei venditori ambulanti abusivi, ma anche a monitorare chi affitta loro alloggi e magazzini per la merce.
A polizia, carabinieri, ma soprattutto guardia di finanza, il compito di prevenire e reprimere tutta la filiera della contraffazione. Dal momento della produzione, a quello dello stoccaggio e dello smercio al dettaglio tra lettini e ombrelloni, fino all’occupazione di appartamenti messi a disposizione da parte di persone compiacenti.
Salvini intenderebbe ricorrere ai fondi europei per la legalità allo scopo di reperire le risorse per pagare gli straordinari agli agenti. Confesercenti ha denunciato un giro di affari di 22 miliardi di euro nell’abusivismo dei settori del commercio e del turismo. Con un danno enorme non solo per le imprese che operano nella legalità, ma anche per lo Stato che perde un gettito fiscale e contributivo di 11,5 miliardi di euro.
Solo la vendita di abbigliamento, borse e calzature taroccate ammonta a un volume di affari di 3,3 miliardi di euro, mentre 2,3 miliardi sono i guadagni di esercizi ricettivi illeciti. Nel mirino i siti produttivi di Napoli e Prato, dove la contraffazione di prodotti italiani, spesso appannaggio di stabilimenti a guida cinese, è molto diffusa.