Innanzitutto vorrei ringraziare l'opportunità di questo spazio giornalistico offerto da “Gente d'Italia” per poter esprimere opinioni e giudizi di interesse della nostra comunità. Essere reduce da una campagna elettorale mi induce naturalmente a ricordare, ancora i temi chiave di scontro politico e di come noi, all'epoca Governo, siamo stati ferocemente attaccati, prima per aver introdotto una tassa per il riconoscimento della cittadinanza e poi
accusati di aver beffato i connazionali. Il danno e la beffa, cari lettori, di una tassa che non
aveva portato nessun miglioramento nei servizi tanto meno nelle file... in niente insomma.
La verità la sapete tutti, i soldi sono arrivati dopo le elezioni (i beffati siamo stati noi... dal cosiddetto fuoco amico).
Oggi non voglio continuare sulla strada della cospirazione contro il PD e nemmeno recriminare su quello che dovevamo fare e non è stato fatto, ma voglio partire da questi fondi in cassa per far luce di cosa si sta facendo e di cosa ne sarà di questi soldi che esponenzialmente dovrebbero sempre aumentare. Una cosa è certa la nostra non era una idea assurda, l'utenza si aspettava e si aspetta molto da questi fondi, e parlo di interventi che finalmente possano permettere la stesura di un cronoprogramma per l'azzeramento delle file per la cittadinanza. Non mi sembrerebbe pertanto assurdo che ogni Consolato della Rete faccia sapere in modo trasparente come si stanno utilizzando i tanti agognati quattrini. Quindi amici dei Comites e associazioni e reti sociali varie vi voglio all'opera. Suonate l'adunata e chiedete trasparenza.
Trasformare i Consolati in Centri di produzione, innescando un circolo virtuoso di autofinanziamento doveva essere il segno del cambiamento che volevamo dare alla macchina amministrativa Ministeriale vittima nelle ultime decadi di pesanti tagli di bilancio nonché del disinteresse, sia dei vari Governi tanto quanto dei vertici diplomatici che hanno sempre preferito fare operazioni di spending review ad hoc per distrarre l'attenzione da voci
di spese che “andavano protette’. Logico a spese sempre dei più deboli gli utenti...diciamola tutta degli utenti di serie B, quei rompiscatole che sono all'estero. Tagli che hanno causato chiusure indiscriminate di moltissimi Consolati nel mondo creando notevoli disagi.
Ma veniamo al dunque, la notizia della nomina a sottosegretario del Senatore Riccardo Merlo del Maie, nell'attuale contesto politico era una nomina che mi aspettavo e mi auguro per la nostra Comunità Sudamericana che questo incarico non sia appena un traguardo personale del nostro Senatore, ma un punto di partenza di un percorso di lavoro serio per risolvere i cronici problemi che ci affliggono. Spero che il nostro Sottosegretario, che in prima persona ha indetto manifestazioni e lottato davanti ai Consolati per una dignità dei servizi si faccia parte attiva nel nuovo Governo e intervenga con serietà e determinazione. Il Neo eletto Senatore Merlo ne ha fatti molti di mandati come deputato e quindi possiede l'esperienza parlamentare necessaria per essere un protagonista.
Ci tengo a fare una premessa, la vera politica quella in cui credo non è quella di scommettere sugli errori degli avversari. Io credo in una politica in cui i ruoli di governo e opposizione siano complementari ma sempre con un unico obbiettivo il benessere della collettività. Il Senatore Merlo che si è sempre battuto a spada tratta contro la tassa sulla cittadinanza, sono sicuro che in questo nuovo ruolo comprenderà i benefici che tali risorse
possono portare ai connazionali. Spero vivamente che in questa veste il nuovo
Sottosegretario continui il percorso di lotta per il miglioramento dei servizi e che riesca a sensibilizzare questo nuovo Governo dell'importanza del ruolo degli italiani all'estero, non come forza passiva o addirittura zavorra per l'Italia ma come preziosa risorsa per il Sistema Paese.
La nostra e la mia opposizione non sarà fatta per denigrare o per tifare contro chi ha vinto, e ha la responsabilità di un incarico, sarà innanzitutto di vigilare sull'operato, con severità certo, ma con giustizia, e appoggiare (perché no?) tutte le iniziative a favore dei connazionali, Si perché molti dimenticano che non si può fare politica sulla pelle degli elettori scommettendo sul disastro dei “nemici”. La nostra agenda politica nel frattempo e, a partire da ieri, sarà quella di esigere dalla rete consolare i risultati che ci eravamo prefissati con l'utilizzo delle risorse provenienti dal 30% della “tassa maledetta” come la denominava il MAIE. Su questo e senza dimenticare il perverso “Prenota On line“ non daremo tregua e mi auspico che al di la delle differenze di partito possiamo andare #AVANTINSIEME, la mia è una mano stesa a chi vuol lavorare, e sono sicuro che quando esiste onestà morale è possibile stringersi la mano con stima reciproca.
Caro Senatore Merlo e Caro Sottosegretario il mio vuole essere un messaggio di buon lavoro, Un lavoro che ci vedrà impegnati insieme per dare un esempio ai nostri connazionali residenti in Italia, quello che, forse noi all'estero pensiamo al nostro Paese e al bene comune senza dilaniarci in guerre fratricide. Come dissi tempo fa nessuno è padrone della verità e dei buoni principi.
Pasquale Matafora