Sul reddito di cittadinanza "non c’è tempo da perdere. Per questo, con il presidente Conte, abbiamo subito indetto un tavolo alla presidenza del Consiglio per coordinare i ministeri che se ne interesseranno e per realizzare questo strumento", che punta a reinserire nel mondo del lavoro chi ha perso il posto e che "prevede non solo diritti ma anche doveri nei confronti dello Stato".
Lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, rispondendo al Question time alla Camera. “Il reddito di cittadinanza – ha spiegato il leader pentastellato - è per me una priorità" e "quando dico che va fatto subito mi riferisco a tutte le energie che profonderemo per attuarlo prima possibile".
“Non è una misura assistenzialista – ha precisato ancora il ministro intervenendo nell’emiciclo di Montecitorio - ma uno strumento di transizione per riqualificare "le persone che hanno perso il lavoro e aiutarli ad essere reinseriti nel mercato del lavoro”.
“Sono altre - ha ribadito - le misure che ci sono state, in tutti questi anni, e hanno dato i soldi alle persone per stare sul divano. Noi non vogliamo far stare le persone sul divano mentre prendono il reddito di cittadinanza”.
"Potenzierò i centri per l'impiego" - ha concluso l’esponente del governo - ma senza sostegno al reddito mentre ci si sta formando "sono uno strumento sordo".
Alle parole del ministro del Lavoro ha fatto eco l’intervento della ministra per il Sud, Barbara Lezzi, collega di schieramento dell’ex vicepresidente della Camera, ospite del programma "Omnibus" in onda su La7. “Nel corso dell'anno – ha precisato la ‘pasionaria’ dei 5 Stelle rispondendo a una domanda sulle coperture per il reddito di cittadinanza - si possono utilizzare dei fondi programmati nella legge di bilancio dell'anno precedente. Ma i dati Istat fotografano una realtà di povertà in crescendo”. Per Lezzi: “c'è la necessità di intervenire. Per i sei mesi che restano nel 2018 proveremo a usare i fondi possibili da tagli possibili, stiamo facendo una ricognizione anche dei fondi impegnati ma non utilizzati".
Di diverso avviso si è mostrata la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, la quale, in post su Facebook, ha “bacchettato” il leader del M5S accusandolo di non aver risposto “al question time di Fratelli d'Italia sul reddito di cittadinanza”. Di Maio, ha scritto la parlamentare: “fa scena muta e non ci dice assolutamente dove il Governo prenderà i soldi per farlo. Stesso discorso sui tempi: abbiamo ascoltato le stesse promesse e gli stessi slogan da campagna elettorale".
"Reddito di cittadinanza entro il 2018? A Di Maio chiediamo: cosa aspetta a portarlo in aula? Come pensa di finanziarlo? Forse tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare di crudo realismo del ministro dell'economia Tria? Tra un annuncio e l'altro, rimaniamo in trepidante attesa” ha invece sentenziato Antonio Misiani, capogruppo Pd in commissione Bilancio del Senato.