Ivrea Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Lo ha annunciato il ministro dei beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli, che ha avuto notizia dell’iscrizione della di Ivrea quale “Città Industriale del XX Secolo” nel corso dei lavori del 42mo Comitato del Patrimonio Mondiale, in svolgimento a Manama in Bahrein.
Ivrea è stata considerata “città ideale della rivoluzione industriale del Novecento ed è il 54mo sito Unesco in Italia. Un riconoscimento che va a una concezione umanistica del lavoro propria di Adriano Olivetti“, ha dichiarato il ministro.
Una nota del Mibact spiega invece come Ivrea “rappresenta un esempio distintivo della sperimentazione di idee sociali e architettoniche sui processi industriali, e un’esperienza innovativa di produzione industriale di livello mondiale che guarda in special modo al benessere delle comunità locali. Fondata nel 1908 da Camillo Olivetti, la città industriale di Ivrea è un progetto industriale e socio-culturale del XX secolo”.
Quindi un’illustrazione dell’iter che ha portato a questo prestigioso risultato: “La candidatura, presentata a gennaio 2017, è stata sottoposta al processo di valutazione da parte degli Organismi consultivi dell’Unesco, durato un anno e mezzo. Gli esiti della valutazione sono stati presentati al 42mo Comitato del Patrimonio Mondiale, che ne ha deciso l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale. La candidatura è promossa dal Comune di Ivrea e dalla Fondazione Adriano Olivetti, insieme alla Fondazione Guelpa, la Regione Piemonte, la Città Metropolitana di Torino e il Comune di Banchette, è coordinata dal Segretariato Generale – Ufficio UNESCO del MiBACT, e si è avvalsa della collaborazione del contributo di diverse istituzioni ed esperti del mondo scientifico e culturale”.