Fatta in Argentina, ma non alla maniera italiana, ma italiana davvero. Ecco la ricetta di Mauro Giacometti, padre di Verona, madre di Assisi, e Victor Sardella, che si definisce 'bi-nazionale' italiano, anzi napoletano, ma allo stesso tempo anche argentino. Giacometti e Sardella, erano stati compagni di scuola alla Cristoforo Colombo a Buenos Aires, avevano già portato avanti, singolarmente attività in campo gastronomico, ma assieme hanno voluto fare l'ingresso nel campo della produzione di pasta.
Così una volta venuti a conoscenza che un pastificio italiano, a Torino, era fallito, sono volati in Italia per acquistare i macchinari per la produzione di vera, autentica pasta italiana. Nel 2012 i soci hanno fondato Meridione SA, la società che con la marca 'Paese dei Sapori' ha iniziato la produzione. Con l'obiettivo di mettere sul mercato pasta italiana autentica, anche se fatta fuori dai confini, i soci Giacometti e Sardella si sono avvalsi non solo di macchinari autentici, ma anche di consiglieri, di esperti che li hanno aiutati a iniziare questo viaggio nel mondo della gastronomia. E anche se a prezzi più elevati rispetto alla concorrenza, 'Il Paese dei Sapori' ha fatto il suo ingresso sul mercato argentino.
"E quelli che sono amanti della pasta - sottolinea Sardella - quando provano la nostra non possono più tornare a quella che mangiavano prima". Il segreto è l'utilizzazione di grano duro. "Perché l'industria - aggiunge - in generale usa quello che per noi è uno scarto e noi invece di seccarla in quattro ore a 100 gradi, lo facciamo in 15 ore a 50 gradi". In questo modo, viene spiegato, le proteine si conservano in un modo migliore e il sapore è differente e per questo motivo 'Paese dei Sapori' si definisce pasta artigianale pur essendo secca. E con un investimento iniziale di 900.000 dollari si prevede un ingresso $14 milioni nel 2018.