Le rode ancora. Le rode sempre. La grande bellezza del Napoli. E, allora, che cosa fa la Juventus che ha rosicato sul gioco di Sarri? Ha vinto il settimo scudetto perché si sa che vincere non è importante, è l’unica cosa che conta, l’imprimatur di Boniperti, ma ha sofferto che si parlasse sempre e dovunque, in Italia e all’estero, della grande bellezza del Napoli, più suggestiva e affascinante della potenza storica della Juventus.
Di fronte alla grande bellezza del Napoli la Juve ha tremato quando Koulibaly, schiantando la fortezza di Buffon, ha fiondato di testa il pallone dell’1-0 all’Allianz Stadium, il covo bianconero dell’amore eterno per il Vesuvio lavali col fuoco. Possibile che una squadra da circo, come diceva Allegri, potesse togliere lo scudetto alla cassaforte della Exor (fatturato di 143,4 miliardi di euro), l’azionista di maggioranza che pompa danaro nella squadra bianconera?
Confezionando vittorie incerte, la Juve ha vinto con quattro punti di vantaggio sul Napoli. L’entusiasmo bianconero, favorito da una sbagliata notte fiorentina del Napoli, è stato di routine. Lo scudetto del gioco era del Napoli. La Juve, rosicando, s’è preso quello degli albi d’oro. Ora, il club degli Agnelli vuole correre ai ripari. Non gli basta più vincere, vuole lo scudetto del bel gioco, vuole la grande bellezza. Perciò sta tentando di prendere il più bello, il più affascinante, il più spettacolare dei campioni in circolazione: Cristiano Ronaldo.
Vuole diventare bella con CR7. Marca, il quotidiano catalano di informazione sportiva con la maggiore tiratura in Spagna, ha sparato in prima pagina: “La Juve va en serio a por CR7”. La Juve fa sul serio per prendere Ronaldo. A Torino, Tuttosport gli ha fatto eco: “CR7-Real Madrid, rottura totale. Un assist per la Juve”. Finalmente belli con Cristiano Ronaldo. La bellezza di CR7 per annullare la superba bruttezza di Chiellini.
L’affascinante magrezza di Cristiano, il più bel palestrato del calcio, per cancellare il gommoso Higuain, Gonzalo il gordo, più Pipitone che Pipita. Gli occhi belli di Ronaldo al posto degli occhi spiritati di Mandzukic. Il fascino rinomato di Cristiano, più donne che terzini cadono ai suoi piedi, per superare i patetici tentativi di Benatia di fare il playboy con le steward dello stadio bianconero.
Il bel viso di CR7 splendido splendente al posto del volto caliginoso di Matuidi. Pare che la Juve possa offrire 120 milioni di euro per rifarsi il look con Cristiano Ronaldo assicurando all’asso portoghese un ingaggio annuo di 30 milioni fino al 2022. Per Ronaldo potrebbe essere un capriccio, nient’altro. I soldi della Exor fanno il solletico al suo patrimonio di 290 milioni di euro, due hotel in Portogallo, una palestra appena inaugurata, la florida azienda di biancheria intima e tutta la cascata di danaro che gli piove dagli sponsor e dagli spot pubblicitari.
È la rottura col Real che fa testo. Gli esperti italiani del calcio, i soloni, gli statistici, i tattici, i paradigmatici, si chiedono in che ruolo Cristiano Ronaldo giocherebbe nella Juventus sollevando problematiche del chiacchiericcio italico sul pallone. Una improvvida sentenza di Mario Sconcerti, studioso e opinionista di riguardo sugli schermi e sui giornali, “Cristiano Ronaldo nella Juve farebbe il tornante o la riserva”, ha già scosso il mondo di Coverciano e dintorni.
All’ombra della grande bellezza portoghese, con cui la Juve vuol essere la più bella del reame, non solo la più vincente, si va esaurendo il soggiorno bianconero di Higuain che bello non è stato mai. Cederebbe maglia, posto e sogni torinesi ad Alvaro Morata, il bel tenebroso spagnolo di 1,89, amore juventino di un paio d’anni fa. Un altro bel ragazzo per una Juve che aspira a diventare Miss Europa.
Mimmo Carratelli