Cambia ancora la giurisprudenza sul famigerato assegno di divorzio in Italia. Le Sezioni Unite della Cassazione hanno sciolto i dubbi suscitati dalla sentenza Grilli, che aveva escluso il parametro del tenore di vita, riformulando gli orientamenti in materia.
La Cassazione ha sentenziato che, nello stabilire l'importo dell'assegno di divorzio da parte di un coniuge nei confronti dell'altro, "si deve adottare un criterio composito che tenga conto delle rispettive condizioni economico-patrimoniali".
Un ruolo importante nella valutazione dell'importo della cifra dell'assegno, secondo i supremi giudici, dovrà averlo "il contributo fornito dall'ex coniuge al patrimonio comune e personale, in relazione alla durata del matrimonio, alle potenzialità reddituali future e all'età".