Poco più di un terzo degli italiani vorrebbe un referendum sull'euro, e anche nel caso in cui si andasse al voto, solo il 22,5% sarebbe favorevole ad abbandonare la moneta unica.
Questi i risultati principali del sondaggio sul rapporto tra italiani e euro realizzato dall'istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24, diffuso dalla testata all'interno dello speciale "Euro sì, euro no.La parola agli italiani". Il popolo pro-euro appare dunque di gran lunga più numeroso di quello anti-euro.
Un fatto che riguarda gli elettori di tutti i principali partiti, seppur con percentuali diverse: se nel Pd i favorevoli alla moneta unica sono il 94,1%, sono propensi a restare nell'eurozona anche il 68,4% degli elettori del M5S, il 63,1% di quelli della Lega e il 73,6% dei militanti di Forza Italia. Per quanto riguarda l'estrazione sociale dei partecipanti al sondaggio, i meno euroscettici risultano essere i laureati (83,1% a favore del "remain"), mentre più di un disoccupato su tre voterebbe per un'Italexit (33,8%). In caso quest'ultima si verificasse comunque, quasi la metà degli intervistati (46,2%) toglierebbe i risparmi dal proprio conto in banca.
Il rapporto analizza infine anche il rapporto del nostro paese con la Germania: se la maggior parte degli intervistati imputa alle scelte dei governi italiani la responsabilità della situazione economica nazionale, rimane comunque una quota rilevante (26%) che fa risalire tali responsabilità alle influenze tedesche. Ancor più netta la posizione nei confronti
dello spread, con il 72% degli intervistati che ritengono che le politiche italiane non dovrebbero cambiare in base all'andamento del differenziale tra i nostri titoli di Stato e quelli della Germania.
Una contrarietà meno netta tra gli elettori del PD (54,3%), gli studenti (60,8%) e i giovani tra il 18 e i 34 anni(66,8%), e invece più accentuata tra gli elettori di M5S e Lega (rispettivamente 74,6% e 81,8%), over 55 (74,6%) e casalinghe (79,2%).