Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato con commozione il giudice Paolo Borsellino, barbaramente trucidato con un'autobomba dalla mafia 26 anni fa in via D'Amelio a Palermo insieme ai cinque agenti della scorta.
"Onorare la memoria del giudice Borsellino e delle persone che lo scortavano significa anche non smettere di cercare la verità su quella strage", ha sottolineato il Capo dello Stato, palermitano di nascita.
"Insieme al collega e amico Giovanni Falcone, Borsellino è diventato, a pieno titolo, il simbolo dell'Italia che combatte e non si arrende di fronte alla criminalità organizzata". Voglia di verità anche nelle parole del premier Conte: "Per noi è un dovere".