E' iniziata a Managua, a Piazza del giornalista, una manifestazione di diversi giornalisti in sostegno ai colleghi che hanno ricevuto minacce e attacchi in varie Parti del Paese e in difesa della libertà di espressione. Lo riferiscono i media locali, secondo cui i cronisti starebbero intonando vari slogan tra cui "non si uccide la verità uccidendo i giornalisti".
LA SCOMPARSA DI COLLADO URBINA
Dall'inizio delle proteste in Nicaragua, il 19 aprile scorso, vari professionisti dell'informazione - nicaraguensi e non - avrebbero subito arresti arbitrari o violenze da parte delle bande di paramilitari, secondo quanto riportano diverse associazioni. L'ultimo episodio risalirebbe a sabato, quando a Granada - città a una cinquantina di chilometri da Managua - una "banda di uomini incappucciati" avrebbe portato via Roberto Collado Urbina, un inviato dell'emittente "Canal 10", mentre seguiva le una marcia di protesta. Dell'uomo non si avrebbero ancora notizie.
L'APPELLO DELLA TV A ORTEGA
A darne annuncio, la tv stessa, che ha fatto appello direttamente al presidente Daniel Ortega di liberare il collega al più presto, e "illeso". Conferma dell'accaduto e'è giunta anche dal Movimento 19 Aprile di Granada. Nel fine settimana manifestazioni contro il governo si sono tenute anche a Managua, Leon, Camoapa, Esteli e Chinandega. Nella capitale i media riferiscono di migliaia di partecipanti, scesi in strada per chiedere libere elezioni, riforme in senso democratico e sociale nonché la fine della repressione delle manifestazioni pacifiche da parte dell'esercito e dei paramilitari, in cui secondo gli attivisti avrebbero perso la vita circa 450 persone.