Undici bambini, detenuti in condizioni di estrema povertà, sono stati tratti in salvo dalla polizia americana durante un blitz all'interno un complesso abbandonato, in cui si trovava un gruppo di uomini armati ritenuti estremisti di matrice islamica. E' accaduto ad Amalia in New Mexico. Due uomini sono stati catturati e arrestati nel corso dell'operazione. I piccoli vivevano "nelle più tristi condizioni di vita e povertà", hanno riferito gli agenti.
OPERAZIONE COLLEGATA AL RAPIMENTO DI UN BIMBO
L'operazione è stata pianificata nell'ambito dell'attività d'intelligence collegata al rapimento di un bambino di tre anni, scomparso lo scorso mese di dicembre dopo essere andato al parco con il padre Siraj Wahhaj, accusato dalla madre di averle sottratto il figlio. Il rapimento è avvenuto in Georgertia. Il bambino, purtroppo, non figurava tra gli 11 tenuti prigionieri all'interno dell'edificio, una struttura fatiscente circondata da copertoni e banchi di terra.
IL MESSAGGIO LANCIATO DAL COMPOUND
L'Fbi ha sorvegliato attentamente l'area, fino a quando non è arrivato un messaggio da parte di un detective della Georgia che conteneva un indicazione "che ragionevolmente abbiamo ritenuto venisse da qualcuno nel compound" ha spiegato lo sceriffo. Nel messaggio, infatti, si diceva: "Stiamo morendo di fame, abbiamo bisogno di cibo e acqua". Da qui il via libera al blitz, scattato con un approccio tattico di sicurezza perché "avevamo saputo che gli occupanti erano probabilmente armati in maniera pesante e considerati estremisti di credo musulmano" ha spiegato ancora lo sceriffo.