Da Cape Canaveral al sole. È partito oggi, dalla stazione della Florida, il viaggio l'avventura della sonda 'Parker Solar Probe' della Nasa: nei 7 anni di missione diventerà il primo veicolo che si avvicinerà di più in assoluto al sole, fino a 'sfiorarlo'.
Sarà poi il turno dell'Agenzia spaziale europea (Esa) con la sonda Solar Orbiter, il cui lancio, inizialmente previsto per ottobre, è slittato a febbraio 2020, giusto in tempo per rientrare nella finestra prevista di minima attività solare. Avvicinarsi al sole mentre è in 'letargo' "permette di seguire meglio come cambiano le regioni attive, le macchie solari e l'emissione di particelle man mano che si va verso il massimo del nuovo ciclo solare".
La sonda Parker arriverà a una distanza record di 6,3 milioni di chilometri dal sole: sarà immersa nella corona solare, dove le temperature raggiungono picchi di 1.377 gradi. Le immagini ultra dettagliate che scatterà ci aiuteranno a capire cosa accelera il vento solare e le particelle energetiche, in modo da permettere previsioni sempre più accurate delle tempeste solari e del meteo spaziale.
Non dovrà osare tanto la Solar Orbiter dell'Esa, che "si fermerà a circa 43 milioni di chilometri dal Sole per osservarne le regioni polari da dove partono le 'autostrade' che portano le particelle solari nello spazio interplanetario.
#ParkerSolarProbe is on its way to the Sun, where it will come within 4 million miles of the surface. The region it will fly through, the corona, is actually hundreds of times hotter than the surface. That's one mystery we hope to solve with this mission. https://t.co/oeORHuLCtB pic.twitter.com/F3TpLxUICm
— NASA Sun & Space (@NASASun) 12 agosto 2018
Hours before the rise of the very star it will study, our #ParkerSolarProbe spacecraft launched from @NASAKennedy at 3:31am ET to begin its journey to the Sun and uncover solar mysteries. Details: https://t.co/5O4r9xljva pic.twitter.com/JXerO4H86x
— NASA (@NASA) 12 agosto 2018