Ora è ufficiale: il Partito dei Lavoratori (Pt) ha formalizzato la candidatura di Luis Inacio Lula da Silva alle elezioni presidenziali che si terranno in Brasile il prossimo 7 ottobre. L’ex presidente si trova nel carcere di Curitiba dallo scorso aprile e sta scontando una pena di 12 anni per corruzione e riciclaggio. Ha sempre sostenuto di essere vittima di “persecuzione giudiziaria” e che è stato “condannato senza prove”.
Le sbarre non ha certo influito sulla popolarità di Lula, che resta il favorito numero uno alle prossime elezioni. Basti pensare che un fiume di persone (50mila per il Pt, 10mila per la polizia) ha raggiunto Brasilia in occasione della registrazione della sua candidatura alle elezioni presso sede centrale del Tribunale Supremo Elettorale (Tse).
Proprio il Tse potrebbe respingere la candidatura dell’ex numero uno brasiliano, in quando la ‘legge della scheda pulita’ dispone che una persona condannata in seconda istanza da un tribunale collegiale (come Lula) non possa presentarsi come candidato. Il Pt, però, ci proverà fino alla fine: Lula, come riferiscono i sondaggi, è la carta vincente del partito.