Alla vigilia di un campionato sul quale si accendono nuovamente i riflettori di tutto il mondo calcistico, grazie all’approdo in serie A di Cristiano Ronaldo, proviamo a stilare un pronostico prefigurando la mia personalissima griglia di partenza nella corsa allo scudetto.

IN POLE POSITION sicuramente la JUVENTUS non solo per l’acquisto monstre di CR7. I bianconeri dominatori degli ultimi 7 tornei, forse perché hanno particolarmente sofferto la scorsa stagione quando il Napoli è arrivato vicinissimo al ribaltone tricolore, hanno notevolmente potenziato l’organico anche con gli acquisti di Cancelo, Emre Can e il ritorno di Bonucci. Proprio quest’ultima operazione fotografa perfettamente la voglia di Andrea Agnelli di puntare a vincere adesso, soprattutto in Europa quella Coppa finora solo sfiorata nel corso della sua gestione, ottimizzando l’investimento fatto sul quasi 34enne Ronaldo. Difficile pensare che ai bianconeri possa sfuggire l’ottavo scudetto consecutivo anche se appare chiaro che nella testa di tutti sia la Champions, ancora di più il vero obbiettivo stagionale. Per le rivali la speranza è che questa “ossessione” possa distogliere gli uomini di Allegri dal torneo nazionale, ma sulla carta questa ipotesi appare quasi impossibile.

IN SECONDA FILA il tandem costituito da INTER e NAPOLI. I neroazzurri sono considerati da molti i veri autentici sfidanti della Juve. Il Mercato ha notevolmente rinforzato la formazione di Spalletti pur essendo mancata la “ciliegiona” sulla torta rappresentata dall’arrivo di Modric. Ma De Vrij, Vrsaliko, Lautaro Martinez, Politano, Asamoah, Keita e soprattutto Nainggolan, fortemente voluto dal tecnico di Certaldo rappresentano un gruppo di giocatori capaci di cambiare faccia a qualsiasi squadra. Le incognite stanno dalla necessità di amalgamare tanti nuovi e soprattutto dall’impatto che avrà la Champions League su una squadra che lo scorso anno ,senza impegni europei, era riuscita a conquistare rocambolescamente il quarto posto solo all’ultima giornata.

Discorso opposto per il Napoli, tra le Grandi quella che ha cambiato di meno. La vera rivoluzione il vulcanico presidente De Laurentiis l’ha fatta in panchina provando ad ovviare all’uscita di scena del mai amato Sarri, con l’ingaggio di Carlo Ancelotti l’allenatore più vincente del calcio italiano. Mossa geniale, per provare a calmare una piazza che giustamente adorava il Comandante arrivato ad un passo dallo scudetto, ma non accompagnata dall’acquisto di quei campioni con i quali Carletto è sempre stato abituato a lavorare. Verdi, Meret e Fabian Ruiz sono giocatori molto interessanti ma bisognerà vedere se basteranno per rinforzare un gruppo chiamato a ripetere i 91 punti della gestione Sarri contro una concorrenza che pare obbiettivamente rafforzata.

IN TERZA FILA infatti ROMA e MILAN sembrano, almeno sulla carta, aver ridotto il gap rispetto ai vicecampioni d’Italia. La Roma ha provato a ringiovanire il gruppo con l’acquisto di giovani di grande prospettiva ingaggiando come chioccia anche il campione del mondo N'Zonzi che potrà dare a De Rossi la possibilità di rifiatare. L’incognita in casa giallorossa è rappresentata da come saranno rimpiazzate due colonne come il portiere Alisson e Naingolan e su un feeling mai del tutto sbocciato tra Di Francesco e una parte dell ’ambiente giallorosso, nonostante la clamorosa e insperata conquista della semifinale di Champions League nella passata stagione.

Il Milan in poche settimane è passato dalla fallimentare gestione cinese, con conseguente esclusione dalle coppe europee, ai super movimenti di mercato garantiti sia pur con tanti “Pagherò” dal fondo Eliott. Misteri del Fair play finanziari su cui prima o poi si dovrà fare luce. Tuttavia riportata in società la competenza di Leonardo e Paolo Maldini sono arrivati giocatori importanti come Higuain, Caldara e Bakayoko che offrono a mister Gattuso una buona chance per provare ad entrare nelle prime quattro per riconquistare quella Champions league che è stata storicamente la casa dei rossoneri.

UN GRADINO SOTTO c’è la Lazio di Simone inzaghi che lo scorso anno ha visto sfumare sul filo di lana un traguardo meritato come il quarto posto che proverà a centrare quest’anno. Il grande acquisto del presidente Lotito è stato quello di essere riuscito a trattenere Milinkovic Savic anche se in difesa la perdita di De Vrij potrebbe alla lunga farsi sentire.

LA SQUADRA RIVELAZIONE: Nel ruolo che negli anni scorsi è stato coperto da Atalanta e Sampdoria indico quest’anno il Sassuolo che dopo un anno tribolato potrebbe aver trovato con De Zerbi un tecnico capace di coniugare risultati e bel gioco come negli anni della gestione Di Francesco in Emilia.

GLI ARBITRI: La squadra dei fischietti si presenta compatta, legittimata da un mondiale in cui, unica componente presente del calcio italiano, ha fatto bella figura. Certo le polemiche sull’arbitraggio di Orsato nell’ultimo Inter – Juventus gridano ancora vendetta ma quest’anno dopo una stagione in cui la VAR è stata già sperimentata, le cose potrebbero migliorare attraverso soprattutto un uso costante della tecnologia per tutta la stagione, senza blackout come accadde nello scorso campionato. Interessante a tale proposito anche la novità di poter mostrare ai tifosi le immagini nei maxi schermi degli stadi, degli episodi decisi dagli arbitri con l’ausilio della VAR.

Buon campionato a tutti!

ENRICO VARRIALE