Ammonta ad oltre 20 miliardi di dollari, una cifra iperbolica, il totale dei capitali in fuga dall'Argentina nei primi sette mesi del 2018, una cifra più che doppia rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente.
Lo rende noto la Banca Centrale Argentina, attraverso la pubblicazione del documento ufficiale sul Bilancio cambiario del mese di luglio, in cui i capitali in fuga vengono eufemisticamente classificati come "formazione di attivi esterni di residenti".
Soltanto a luglio, secondo i registri ufficiali, sono stati portati via dal paese 3,351 miliardi di dollari, a cui vanno aggiunti 915 milioni come rimpatrio degli investimenti dei non residenti e altri 165 come investimenti su titoli del mercato secondario.
Oltre 4,415 miliardi di dollari, dunque, via dall'Argentina nel solo mese di luglio. Ma qual è il motivo principale della fuga? In massima parte, secondo gli esperti della Banca centrale, l'acquisto di valuta per 2,386 miliardi di dollari e trasferimenti all'estero per 965 milioni.
Il 47% degli acquisti di valuta riguarda somme fino a 10mila dollari, con acquisto medio di 2725 dollari, a indicare come siano ormai anche i medi e i piccoli risparmiatori a cercare rifugio nel dollaro.