L'attività fisica è un toccasana per il corpo, ma può essere importante fare un po' di movimento all'andatura giusta. Uno studio condotto da gruppi di ricercatori di varie università britanniche e anglosassoni - Sidney e le Università di Cambridge, Edimburgo, Limerick e Ulster - si è soffermata in particolare sui benefici delle camminate.
L'equipe di scienziati, coordinata dal professor Emmanuel Stamatakis, ha preso in esame l'andatura di un campione di 50mila persone e il loro stato di salute. I dati ottenuti hanno evidenziato come camminare a un ritmo medio riduca del 20% il rischio di contrarre patologie rispetto a una passeggiata lenta.
Una camminata a ritmo veloce, invece, alza la percentuale fino al 24%, anche se i livelli di efficacia si ribaltano in caso di malattie cardiache: rischio ridotto del 21% per chi pratica abitualmente camminate veloci, del 24% per chi cammina a ritmo medio. In tutti i casi, a godere dei maggiori benefici sono soprattutto le persone di età superiore ai 60 anni, con rischi di insorgenza delle malattie cardiovascolari del 46% in caso di frequenti camminate medie, del 53% con camminate veloci.
Per camminata veloce, come spiegato dallo stesso professor Stamatakis, si intende un ritmo di marcia di 5 o 6 chilometri all'ora, ma la velocità di crociera ideale può variare in base all'età e alle condizioni di salute dei soggetti presi in esame.