Anche la seconda giornata del campionato come il turno d'esordio offrirà i suoi match più interessanti oggi piuttosto che nel canonico appuntamento domenicale. Frutto del calcio moderno si dirà, la stessa evoluzione involuzione che sette giorni fa ha fatto vivere agli appassionati della serie A l'incubo DAZN, con partite che sulla nuova piattaforma si sono più immaginate che viste. Si spera che le cose sin da oggi saranno migliorate perché il paradosso di tifosi costretti a pagare di più (due contratti) per vedere peggio, risulta veramente intollerabile.
In questo senso Napoli-Milan rappresenterà una sorta di crash test per DAZN visto l'enorme numero di sostenitori delle due squadre che, magari dai luoghi di vacanza vorranno seguire la partita. Ma al di là delle questioni televisive la sfida del San Paolo rimane senz'altro altro la sfida di maggiore interesse della giornata. Molti dei protagonisti, a cominciare da Ancelotti ma anche Higuain e Reina si specchieranno nel loro passato con conseguenti emozioni. Il Pipita che con la maglia della Juventus nello stadio di Fuorigrotta ha sempre segnato sarà probabilmente accolto dalla consueta bordata di fischi e improperi, mentre per Reina si annuncia un ritorno tra gli applausi degli ultrà napoletani che da sempre lo hanno eletto a simbolo della loro battaglia contro il presidente De Laurentiis.
Già perché un altro motivo di interesse sarà vedere quali e quante contestazioni le curve riserveranno ad ADL ormai in aperta guerra con una parte della sua tifoseria. Nella tenzone è sceso in campo questa settimana anche il sindaco De Magistris schieratosi dalla parte dei tifosi che lo hanno invitato a seguire in curva, al loro fianco, le prossime partite al San Paolo. La querelle per la gestione dello stadio divide da anni la società calcistica dal Comune ma i toni del botta e risposta tra le parti raggiunti nel corso di quest'Estate non si erano mai visti. Il tutto aggravato dall'acquisto del Bari da parte di ADL che nella conferenza stampa tenuta nel capoluogo pugliese non ha lesinato i toni sgradevoli nei confronti di De Magistris e della situazione dello stadio San Paolo a più riprese definito "un cesso".
Il paradosso è che a fotografare meglio lo stato delle cose sia stato proprio il sindaco di Bari Decaro che con realismo ha dichiarato: "ADL non tifa nè Napoli nè Bari. E' un imprenditore che col calcio vuole guadagnare e non sarà semplice avere a che fare con lui negli anni". Parole che nella loro crudezza dovrebbero far capire a tutti quello che è oggi diventato il calcio. un grande affare dove lo spazio per la passione trova sempre meno accoglienza. De Laurentiis non lo nasconde anche a costo di risultare antipatico a una fetta di tifosi che pure dovrebbero comunque riconoscere l'alto livello cui il produttore ha portato il Napoli in 12 anni di gestione pur non riuscendo a centrare il traguardo dello scudetto. Chi rischia di pagare il fio di questa situazione è Carlo Ancelotti chiamato a gestire la pesante eredità di Sarri in un clima così turbolento. Già contro la Lazio Carletto ha però dimostrato di aver bene in pugno la squadra. Competenza ed esperienza non gli mancano per riuscire a tenere la barra dritta anche all'ombra del Vesuvio.
Tutt'altro clima a Torino nella sfida che aprirà il secondo turno tra Juventus e Lazio. Sarà l'ennesimo CR7 per celebrare la prima volta allo Stadium con la maglia bianconera del fenomeno portoghese che ha subito mostrato di essersi integrato bene alla corte degli Agnelli. Qualche problema tattico in più rischia di avere Allegri che però in passato ha mostrato di saper sbrogliare tutte le matasse per far convivere i suoi tanti campioni. Meno tranquillo alla sfida dello Stadium arriva senza dubbio Simone Inzaghi dopo che in settimana i social sono stati invasi dalla telefonata in cui il presidente Lotito usava nei suoi confronti toni, eufemisticamente, accesi. Tra i due sembra non correre buon sangue da tempo. E l'ottimo campionato della Lazio lo scorso anno potrebbe aver solo nascosto i contrasti. Fatto sta che una nuova sconfitta per Immobile e compagni,dopo quella all'esordio col Napoli, complicherebbe notevolmente le cose dalle parti di Formello.
Anche Spalletti, venendo alle partite di domenica dovrà stare molto attento a non incorrere in nuovi passi falsi dopo quello col Sassuolo. Contro il Torino, altra squadra delusa all'esordio i tre punti per i nerazzurri sono obbligatori per non mettere subito in salita quella che i tifosi dell'Inter sognano come la stagione del rilancio per la squadra indicata da molti pronosticatori come l'anti-Juve del campionato. A chiudere il programma sarà lunedì Roma-Atalanta. Anche i giallorossi di Di Francesco non è che abbiano entusiasmato all'esordio. Ma con un pizzico di fortuna e qualche decisione dell'arbitro che ha fatto arrabbiare il Torino, sono arrivati i tre punti utilissimi a rasserenare l'ambiente. Anche il calendario sembra dare una mano a Dzeko e compagni perché l'Atalanta è senza dubbio avversario temibile, capace nel recente passato di far punti all'Olimpico spesso e volentieri. Ma lunedì non potrà non essere in qualche modo condizionata dal doppio confronto col Copenaghen che potrebbe aprire o chiudere per gli uomini di Gasperini le porte dell'Europa League, e questo per la Roma sarà di sicuro un bel vantaggio.
Enrico Varriale