E’ Giulia Bongiorno, fra i componenti del governo che fanno diretto riferimento alla presidenza del Consiglio, la ministra di gran lunga più ricca: secondo l’ultima dichiarazione dei redditi, e che dunque riguarda i guadagni precedenti agli incarichi nell’Esecutivo, l’imponibile della titolare della pubblica amministrazione e avvocato tocca quota 3.566.594 di euro (dichiarazione 2017), ai quali si aggiungono numerosissime proprietà, mentre il più ‘povero’ al momento è il titolare dei Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta Riccardo Fraccaro che ha un imponibile pari a 93.437 euro.
Dei 20 membri dell’Esecutivo che rientrano nei ranghi della presidenza del Consiglio e i cui redditi dunque possono essere visionati seguendo un link sul sito del governo, meno della metà (9) però ha pubblicato la propria dichiarazione. Fra quanti hanno già provveduto a inviare i dati, spicca il vicepremier Luigi Di Maio che ha messo online anche quelli della sua famiglia: il papà del leader del M5S risulta avere un imponibile di soli 88 euro anche se appare come comproprietario di vari fabbricati e terreni, staccato così non solo dalla moglie che si attesta intorno ai 52mila euro ma anche dalla figlia che ne dichiara 7mila. Il fratello Di Maio risulta a zero.
Secondo classificato è il premier Giuseppe Conte che, secondo la dichiarazione relativa al periodo di imposta 2017 e quando dunque non era ancora premier, ha avuto un imponile pari a 370.314 mila euro. Leggendo poi la dichiarazione, sempre pubblicata sul web e datata 6 agosto 2018, per l’incarico di presidente del Consiglio invece guadagnerà 114.796 euro circa, così come previsto dalla legge. Il terzo posto va al sottosegretario per gli Affari Ue Luciano Barra Caracciolo con 179.434 euro mentre è pari a 123.635 euro l’imponibile del Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, seguito dal sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Vincenzo Santangelo che vanta un imponibile di poco più di 105mila euro (periodo di imposta 2016), dal vicepremier e leader leghista Matteo Salvini (circa 100mila euro da europarlamentare secondo l’attestazione dei redditi 2016) e infie dalla ministra per gli Affari regionali Erika Stefani (circa 100mila euro ma relative anche queste al periodo di imposta 2016).