C’è una nuova Italia. E’ quella in cui diminuiscono i matrimoni e aumentano i divorzi. A scattare la fotografia attuale del Belpaese è l’Istat, nel suo report sulla popolazione residente per stato civile.
Nel periodo compreso tra il 1991 e il 2018 la diminuzione e la posticipazione della nuzialità ha causato un forte calo dei coniugati, che ha colpito soprattutto la classe di età tra i 25 e i 34 anni (da 51,5% a 19,1% gli uomini, da 69,5% a 34,3% le donne). I celibi soni passati da 48,1% a 80,6%, mentre le nubili da 29,2% a 64,9%.
Nella classe di età 45-54 anni quasi un uomo su quattro non si è mai sposato ed è nubile quasi il 18% delle donne.
In netto aumento e in tutte le fasce d’età divorziati e divorziate, “più che quadruplicati dal 1991”.
Al primo gennaio, circa 13 mila persone si sono unite civilmente, di sesso maschile nel 68,3% dei casi.