Un viaggio appassionante alla scoperta della Calabria e delle sue meraviglie. È stato questo l’argomento scelto per la conferenza tenuta da Maria Teresa Tortorella presso la sede dell’Associazione Calabrese di Montevideo. Una presentazione durata un'ora e mezza e arricchita da un abbondante materiale fotografico che è stata seguita con grande interesse da parte di tutto il pubblico presente. Professoressa di italiano nelle scuole uruguaiane, Tortorella è figlia di un emigrato di Bisignano (Cosenza) e attualmente ricopre l’incarico di consultrice per l’Uruguay presso l’organo di rappresentanza dei corregionali all’estero. “Con iniziative come queste - ha spiegato - cerchiamo di dare un’immagine di quella che è la nostra regione attualmente e di quello che storicamente ha rappresentato per l’Italia a cui, tra l’altro ha dato il suo nome. Vogliamo diffondere gli aspetti positivi pur parlando anche dei problemi presenti che sono ampiamente noti”.
Disoccupazione, criminalità organizzata, emigrazione: è questo il volto oscuro della Calabria, una “situazione assolutamente evidente e fin troppo conosciuta” ma che è stato scelto di affrontare rapidamente per poter concentrarsi e risaltare invece altri fattori. “Noi che viviamo all’estero, tanto gli emigrati come i discendenti, tendiamo ad avere una visione
un po’ particolare che a volte ha bisogno di essere aggiornata”.
Tra i principali aspetti negativi dell’attualità segnalati c’è la disoccupazione giovanile, “una situazione abbastanza diversa dal contesto italiano e che continua ad essere molto preoccupante”.
La conseguenza più evidente è il fenomeno emigratorio che continua ancora oggi come in passato e che priva il territorio di fondamentali risorse umane: “Nel dopoguerra l’emigrazione calabrese ha avuto numeri notevoli e ha preso diverse rotte. Dal nord al sud America, dall’Europa all’Australia. Le principali comunità oggi si trovano in Argentina,
Germania, Svizzera, Francia, Australia, Canada e Stati Uniti. Anche qui in Uruguay c’è stata una presenza importante, in un paese dove, è bene ricordarlo, circa il 40% ha origini
italiane. I giovani calabresi continuano a partire anche oggi, per lasciare le loro terre con la speranza di trovare un futuro migliore”.
Dopo una prima parte dedicata alla presentazione del territorio con le divisioni amministrative e le provincie, la conferenza ha trattato diversi aspetti dalle principali vicende storiche fino alla presentazione delle destinazioni più importanti tra città, località turistiche e paesaggi naturali.
“Questa regione ha una geografia del tutto particolare con le diverse catene montuose nel centro e gli otre 800 chilometri di costa dal Tirreno allo Ionio. Dal punto di vista turistico
è una delle zone più belle d’Italia”.
L’esposizione della Tortorella ha toccato anche altri aspetti concentrandosi sui monumenti artistici e culturali di interesse fino alla recente impresa sportiva del Crotone che ha giocato fino a pochi mesi fa nel campionato di calcio di Serie A.
Un capitolo speciale è stato poi dedicato ai paesi di origine degli emigrati partiti per l’Uruguay. Memorie di paesi e borghi antichi che continuano ad essere sempre presenti all’interno dell’Associazione Calabrese