Florence è un gigante, come appare dalle impressionanti immagini del suo occhio, e viaggia sopra l'Atlantico a oltre 200 chilometri orari. Fa paura perché punta dritto sulla costa orientale degli Stati Uniti, la regione più popolosa del Paese, mettendo in ansia metropoli come New York, Washington, Boston, Philadelphia.
Quando tra stanotte e domani toccherà terra, Florence rischia di provocare un disastro. Per questo le autorità hanno ordinato a oltre un milione di persone di evacuare, di abbandonare la proprie case. Lunghe le code sulle autostrade con le famiglie in fuga dal 'mostro' in cerca di una sistemazione.
Sono tre gli Stati in cui è stato già dichiarato lo stato di emergenza, oltre al North e South Carolina anche la Virginia. Ma l'allerta si estende ad un'area molto più ampia, ben oltre la fascia costiera, e coinvolge oltre 20 milioni di persone tra Tennessee, Georgia, West Virginia, Ohio, Maryland, Pennsylvania, New Jersey.
Il vero pericolo non sono solo i venti che - se l'uragano arriverà come previsto a categoria 5 - supereranno i 300 chilometri orari. I danni maggiori potrebbero arrivare dalle alluvioni e dalle inondazioni previste, con l'acqua che potrebbe raggiungere in alcune aree anche oltre i tre metri di altezza. Quella di queste ore è dunque una corsa contro il tempo per cercare di evitare il peggio quando andrà via la luce e sarà impossibile per chiunque uscire di casa e circolare, anche per i mezzi di soccorso.
I negozi di alimentari e i supermercati nelle regioni interessate sono stati presi d'assalto: sugli scaffali già scarseggiano le scorte di cibo e di acqua potabile. Come d'assalto sono state prese le stazioni per il rifornimento di carburante. Ma una delle preoccupazioni principali è quella delle tante centrali nucleari che la forza dell'uragano potrebbe investire lungo la sua corsa, almeno dieci. Enormi gli sforzi per mettere tutti gli impianti in sicurezza ed evitare gravi incidenti. Intanto da venerdì negli Stati nel mirino saranno chiuse scuole, università e uffici pubblici. E un appello ai cittadini a mettersi al sicuro è arrivato via Twitter anche da Donald Trump. Mentre la Protezione Civile non smette di lanciare moniti a tutti coloro che si rifiutano di eseguire gli ordini di evacuazione, mettendo a rischio la propria vita.