Olimpiadi 2026: inizia il conto alla rovescia per la candidatura unitaria. E la settimana che si apre oggi sarà quella decisiva. Dopo il lungo dibattito, la fusione dei tre progetti di Cortina, Milano e Torino nel cosiddetto "tridente" e il tavolo congiunto della settimana scorsa per convincere i sindaci, nelle prossime ore le tre amministrazioni coinvolte saranno chiamate a "ufficializzare la propria posizione rispetto allo schema proposto dal Coni", ha fatto sapere ieri il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti.
"SERVE COMUNANZA D'INTENTI"
"Serve la comunanza di intenti su un progetto low cost e le città coinvolte devono andare d'accordo tra loro" il monito. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ripete che le certezze sono più dei dubbi. Che comunque restano. Per il governatore del Veneto, Luca Zaia, il "tridente" è la soluzione migliore e vincente, mentre la posizione di Torino "resta la medesima", ripete la sindaca Chiara Appendino, replicando tuttavia che "la bozza di protocollo di intenti" inviata dal Governo ai sindaci non contiene "alcuna sostanziale novità rispetto a quanto ampiamente discusso" e sarebbe "priva di maggiori approfondimenti rispetto agli elementi di criticità più volte evidenziati".
IL "CASO" MILANO
Insomma, se il governo aspetta i sindaci, a quanto pare i sindaci aspettano il governo. Mentre l'ago della bilancia resta Milano, il cui primo cittadino, Giuseppe Sala, continua a rimarcare la volontà che il brand della città sia in testa alla candidatura. A riguardo sarebbe allo studio un artificio grafico per esaltare il nome di Milano nella candidatura e salvare così al fotofinish il progetto a tre, accontentando il capoluogo lombardo.
LA BATTAGLIA TRA LEGA E M5S
Una battaglia che più che olimpica appare però tutta politica, tra Lega e Cinque Stelle e Sala in mezzo: "Sono realista. So le regole della politica e quindi capisco che mettere d'accordo tante teste e tanti partiti non è semplice, però ci stiamo provando", aveva ammesso Giorgetti, il quale entro domani sera dovrà annunciare una scelta definitiva in base ai feedback delle amministrazioni coinvolte. Il tempo sta per scadere, entro mercoledì 19, il Coni dovrà presentare al Cio la bozza definitiva in vista della sessione di Buenos Aires dove a ottobre saranno ufficializzate le candidature.
SAPPORO RINUNCIA ALLA CANDIDATURA
Nel frattempo la città giapponese di Sapporo ha rinunciato alla candidatura. La decisione, ufficializzata oggi dal Cio dopo un incontro a Losanna con i rappresentanti del Comitato olimpico giapponese e della stessa città, è stata presa a causa dei gravi danni causati dal recente terremoto. Sapporo ha fatto sapere che lavorerà per formalizzare la candidatura per i Giochi 2030. Dopo l’uscita di scena di Sapporo, restano in corsa, insieme con la candidatura congiunta di Milano, Torino e Cortina, anche Stoccolma (Svezia), Calgary (Canada) ed Erzurum (Turchia).